lunedì 12 novembre 2012

Dopo saltimbanchi e comici ecco i fumettisti


Se l'Italia fosse un grande paese dove le cose vanno bene, dove l'economia viaggia, dove il popolo sta bene, dove il benessere è diffuso, si potrebbe anche trovare la forza di ridere e scherzare su un comico che fa il politico, su un uomo di destra infiltrato nelle file di un ex-partito di sinistra, sui dibattiti televisivi pubblicizzati alla moda di peggiori cartoni animati giapponesi. Ma siamo in un paese distrutto da 20 anni di politica di uno spregiudicato imprenditore che, mettendo in atto il più esteso lavaggio del cervello di massa, ha potuto governare per tenersi lontano dalla galera portando la popolazione al disastro economico. Siamo in un paese nel quale la politica da un anno ha alzato bandiera bianca incapace di gestire una grave crisi economica, lasciando il governo ad un manipolo di professori privi del senso della giustizia. Siamo in un paese in cui la disoccupazione è salita a livelli inimagginabili e nel quale chi lavora è dissanguato dalle pressione fiscale. Siamo in un paese dove i partiti sono dilaniati dalla corruzione travolti nel vortice di una nuova e più grave tangentopoli. Siamo nel paese dove un grande parte degli italiani, non sapendo più a che santo votarsi, o rinuncia al proprio diritto di voto o si affida ad un comico che non sa fare altro che urlare e distribuire offese a destra e sinistra. In mezzo a questo caos quello che sembra essere il maggior partito italiano del momento, il Partito Democratico, si cimenta in una buffonata senza senso ed inutile: le primarie per decidere chi dovrà essere il candidato premier di quel partito. Un premier che non viene eletto dal popolo ma, secondo la nostra costituzione, nominato dal Presidente della Repubblica e fiduciato dal parlamento. Ecco allora che i candidati a queste primarie beffa si cimenteranno in un dibattito televisivo e, a dimostrazione della buffonata totale, il dibattito viene trasmesso su una televisione satellitare e poubblicizzato tramite un fumetto. Ma in questa situazione grave e seria si può dare fiducia ad un partito che organizza e pubblicizza un simile evento in una maniera cosi' ridicola. I dirigenti del Pd, dimenticandosi totalmente le loro origini quelle del più grande Partito Comunista d'Europa, copiano in maniera goffa le ridicolaggini messe in scena dagli americani durante le loro campagne elettorali. L'Italia è alla frutta, gli italiani, almeno la maggioranza di loro, sono alle prese con i propri bilanci familiari sempre più ridotti all'osso, ed il più grande partito del momento gioca con i fumetti per contrastare il nascente strapotere di un comico. Povera italia ... povera sinistra ... e soprattutto povera popolazione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ancora con la solfa del "comico che sa solo offendere"? Basta, ci avete stufato. Leggetevi il programma del M5S, chiedetevi in che altro partito un cittadino comune puó essere eletto per difendere i veri interessi degli altri cittadini e non di lobby. Guardate il gradimento di Pizzarotti a Parma. Basta con i politici professionisti distaccati dalla realtà! Basta!
Fabio
Milano

antipolitico ha detto...

Caro Fabio da Milano se seguissi questo blog scopriresti che chi scrive ha anche letto il programma di Grillo ... e per usare il vostro mantra potrei dirvi ... Basta dire di leggere il programma e pensare che tutti parlino e scrivino per sentito dire .. c'e' anche chi legge si informa elabora e poi conclude ...che Grillo non è altro che un altro Berlusconi .. che strilla urla offende si comporta da dittatore per mascherare il vuoto del suo programma. Cosi' come per Berlusconi ci fu gente che ci credette cosi' oggi ci sono persone che credono in Grillo e nel suo movimento ... E proprio voi venite a dirci di leggere il vostro programma che poi non avete nemmeno il coraggio di andare a discutere e a confrontarvi con gli altri, prigionieri del vostro comico padre padrone.