giovedì 29 novembre 2012

Tutti attaccati al videogame


L'Italia è un paese assurdo, forse il più assurdo del pianeta e chi sa anche dell'Universo. Proviamo a fare un piccolo riassunto di questi giorni. Da decenni l'acciaieria più grande d'europa oltre a produrre lavoro, produce una quantità impressionante di morti, ma i morti non producono voti mentre i posti di lavoro si e la politica italiana predilige la produttività in termini di voti. Si arriva al punto in cui giocoforza deve intervenire la magistratura per rendere giustizia a chi muore. La politica avrebbe potuto fare molto in questi anni come per esempio costringere la proprietà a rendere meno pericolosa quella fabbrica del lavoro e della morte. Peccato che la politica italiana se si tratta di giocare, di polemizzare, di discutere sul nulla è la prima nel mondo, ma se si tratta di affrontare e risolvere un problema che riguarda il mondo del lavoro, è succubeh degli imprenditori a qualsiasi livello (la storia della Fiat insegna). Oggi perfino la natura ha mostrato tutta la sua rabbia contro un problema che gli esseri umani non hanno saputo o meglio voluto risolvere e si è scatenata tentando di radere al suolo quella fabbrica. Non l'ha fatto perchè distruggere o chiudere l'Ilva sarebbe veramente un disastro in un paese che sta passando da un disastro all'altro, ma non si può nemmeno tollerare che per dare lavoro, un diritto sancito dalla nostra costituzione, si debba anche morire. Una situazione drammatica che si inquadra in un panorama già drammatico di suo. In questo quadro proprio ieri il presidente del consiglio tecnico, ancora una volta unico caso in Europa e nel mondo quello di un paese dove la maggioranza va in crisi e l'opposizione si rifiuta di andare alle elezione e vincerle, annuncia che il sistema sanitario nazionale ha bisogno di finanziamenti extra a quelli statali per poter sopravvivere. Come dire .... "Privatizzeremo la sanità". Poi naturalmente mettendo in atto una pratica ormai consolidata, si smentisce il progetto di privatizzazione ma ormai il nastro è stato tagliato e si sta imboccando quella strada. Insomma dopo aver calpestato il diritto costituzionale al lavoro, il governo Monti appoggiato dalla maggioranza di destra e sinistra si appresta a stracciare un altro diritto costituzionale, il diritto alla salute di tutti i cittadini. Insomma mentre da una parte il diritto alla salute rischia, per l'incapacità della politica, di creare problemi drammatici sul lavoro, dall'altra il governo intende mettere una pietra sopra su questo diritto inalienabile. Una situazione paradossale. In mezzo a questo dramma il politico delle due maggiori forse parlamentari italiane che cosa fa ? Si diletta con il giochino delle primarie all'americana. Il Pdl destra tenta di togliersi le catene del suo padrone, Silvio Berlusconi, ma più si agita e più queste catene si stringono fino probabilmente a strozzarlo. D'altra parte il Pd, legittimato da oltre tre milioni di votanti, si gongola su questo pseudosuccesso e si appresta a battagliare discutendo più sulle regole del voto che sui problemi reali che stanno a cuore al cittadino. Chi invece non è impegnato nelle primarie si "badurla", si "trastulla", si "diverte" con la legge elettorale, lasciandosi portare per il naso dal solito Calderoli, quello della legge porcata. Ma possibile che fra i nostri politici, che attualmente hanno niente da fare considerato che il governo è tecnico (almeno così dicono loro), non ci sia nessuno che tiri fuori dal suo cilindro uno straccio di legge elettorale che non sia partorita da quella mente contorta di un leghista che per di più si chiama Calderoli ? Primarie e legge elettorale sono i due videogame più in voga in questi ultimi tempi, e si sa che quando uno si attacca ad un videgioco staccarlo è un'impresa titanica.

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