venerdì 23 ottobre 2009

Scorriamo i giornali e .... deprimiamoci

Sono talmente tante le notizie deprimenti che rendono una fotografia sconsolante di questo paese che parlare di un singolo argomento mi sembrava riduttivo. Ritengo che, convinzioni politiche a parte, leggendo un qualsiasi giornale non si possa che ottenere un quadro di una paese che continuamente scivola nella melma, dove ogni giorno ci sono notizie che sembrano farci toccare il fondo, salvo poi la mattina dopo trovarci ancora più in basso del giorno precedente.

Politica: aboliamo l'Irap Dopo mesi di annunci, proclami, provvedimenti che a detta del governo sarebbero dovuti andare nella direzione del sostentamento alle famiglie, ecco un altro annuncio (eh si la politica degli annunci è meno impegnativa e più fruttuosa): progressivamente sarà abolita l'Irap (forse). Al proclama annunnciato dal capo supremo, il ministro che ha la responsabilità dei conti si ribella e addirittura minaccia le dimissioni. Due sono gli aspetti che rendono la notizia ... del genere deprimente. Il primo è che come al solito il paese non è governata da una maggioranza e da un governo, ma da un uomo. un uomo che magari dopo aver trascorso la notte fra una prostitua ed un'altra, questa volta nella dacia dell'amico-maiale Putin, ha di queste idee brillanti. Solitamente i suoi leccapiedi immediatamente iniziano il tam tam di elogi e di approvazione come se fosse una rappresentazione ben studiata, questa volta le cose non sono andate cosi'. Forse annebbiato dai fumi della vodka russa non ha avuto il tempo di avvisare Tremonti che si è incazzato come una bestia. L'altro aspetto è che come al solito lavoratori dipendenti, operai, precari, impiegati, insomma coloro che maggiormente soffrono di questa crisi ... se la prendono in quel posto dove non batte mai il sole e per loro le tasse continuano ad essere sempre le stesse. La chimera di un abbassamento della pressione fiscale rimane tale ... ma non era nel programma del Pdl ?

La politica del ricatto Ormai siamo entrati nel tunnel della politica basata non sul confronto di idee ma sul ricatto in merito alla propria vita privata, sulle proprie tendenze e sui propri gusti. Questa volta però i ricattatori non sono altri politici o giornalisti al servizio del padrone, ma bensì dei carabinieri. Ed allora se anche l'arma scende su questo terreno siamo proprio alla frutta. Ed il ricattato non è poi il Presidente del Consiglio o della Repubblica o qualche altra figura istituzionale di alto rango, ma un presidente di regione .... insomma un ricattino di basso livello ammesso che si possa fare una graduatoria relativa alla gravità di questo crimine.

Economia: rinnovo contratti Passiamo all'economia ed al rinnovo dei contratti di lavoro. Non si parla però del contratto dei metalmeccanici che hanno avuto un aumento di ben 15 euro a partire dal prossimo anno, o di quello dei dipendenti pubblici ai quali Brunetta ha promesso circa 30 euro se non mi sbaglio, ma di quello di un giornalista: Bruno Vespa. Il povero vespa che dovrà rinnovare il contratto per i prossimi 10 anni ha chiesto un aumento del 22% per recuperare il suo potere d'acquisto perso a causa dell'inflazione, secondo i calcoli del sapiente giornalista. Beh una richiesta equa se non fosse che per gli altri lavoratori sopra citati questo recupero sarà solo del 3-4%, ma l'nflazione mi chiedo non è uguale per tutti ... e anche per quella esiste un Lodo Alfano per cui in percentualè è si uguale ma l'applicazione è differenziata a seconda della categoria (Ghedini docet). Ma veniamo alla sostanza della notizia. Lo stipendio che percepisce Vespa attualmente è di 1.200.000 euro per 100 puntate di quella schifezza che si chiama Porta a Porta, cioè ben 12.000 euro a puntata. Tanto per tradurlo in mensilità (noi lavoratori dipendenti siamo abituati a fare raffronti con stipendi su basi mensili) considerato che Vespa fa una puntata a sera e quindi 5 alla settimana , considerando quattro settimane in un mese, il povero si becca attualmente circa 240.000 euro al mese. Con l'aumento richiesto, 1.600.000 euro per 100 puntate, il suo stipendio passerebbe a 320.000 euro al mese. Ogni commento mi sembra superfluo. Il problema è che ora sappiamo di Vespa ma alla Rai queste cifre ed anche cifre maggiori circolano normalmente .... e noi cittadini e lavoratori dipendenti che facciamo fatica a sopravvivere dobbiamo pagare il canone per mantenere questi stipendi ?

Giustizia: l'animale ferito sferra colpi di coda Nessuno pensava che il cavaliere si arrendesse dopo che la sua legge, denominata Lodo Alfano, e' stata bocciata perche' incostituzionale. Ecco allora che l'avvocato MaVaLa', alias Ghedini, ha lavorato intensamente in questi giorni e fra poco uscira' dalla sua mente al servizio del nanocapo, una nuova leggina tagliata su misura. Si agira' sui termini di prescrizione togliendo dal conteggio gli anni dovuti per gli atti interruttivi. Cioe' quando in un processo c'e' un'interruzione dovuta a qualche motivo particolare, questo periodo non va a incidere nel calcolo della prescrizione, bene togliendo questa postilla, la prescrizione si accorcia di un quarto circa. A occhio e croce con questa leggina, Berlusconi si libera del processo Milss e di qualche altra piccola pendenza pericolosa. Beh Ghedini mica e' stupido .... e' sfinito si perche' stare dietro alle beghe del cavaliere non e' cosa da poco. Dimenticavo: naturalmente questa piccola leggina fara' salvi anche qualche centinaio di migliaio di delinquenti ... ma che importa ... il cavaliere potra' governare senza pensieri ed il paese ci guadagner' in tranquillita'.

Il quadro mi sembra gia' significativo ma si potrebbe andare avanti con .. il vizietto dei politici alle tangenti ed ai favori (Mastella e company) ... un uomo manda ai medici che hanno sbagliato la diagnosi alla moglie morta di tumore un video con gli ultimi giorni di sofferenza della donna tanto per parlare di sanita' ... le navi dei veleni sparse nei nostri mari per parlare di camorra. E via dicendo. Ma insomma una buona notizia ci sara' .. ? Si certo ma proviene dalla Francia. Sarkozy, imitando i suoi colleghi italiani, aveva dato un incarico di prestigio al proprio figlio, scatenando polemiche a non finire. Se fossimo stati in Italia tutto si sarebbe spento senza ripercussioni, il presidente francese invece e' tornato indietro sulle sue decisioni, meglio tardi che mai. Quando in Italia imiteremo l'europa ed il mondo intero in questi comportamenti di sana moralita' ... ? Certo che se accadesse davvero dovremmo andare ad elezioni subito perche' chi fra i nostri politici non ha schermi nell'armadio piu' o meno ingombranti ...?

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