martedì 20 ottobre 2009

Non ci sono più i governi di una volta


A giorni alterni ci sono sparate da parte della maggioranza di governo che non possono che disorientare il cittadino comune se non il paese intero. E qui si si ritorna al discorso dei principi e degli ideali fatto nell'ultimo post. Una volta i governi, pur non avendo lo stesso consenso popolare e la stessa maggioranza parlamentare in termini di numeri, avevano una loro linea politica ben precisa, oggi non è più cosi'. Si pensava che questa fosse una diretta consequenza della legge Biagi, che, oltre alla flessibilità del lavoro, aveva dato vita anche alla flessibilità della politica del governo, ma oggi quella legge è stata sconfessata dal governo stesso. Ed allora ? Ed allora il paese non è solo allo sbando per una maggioranza che governa seguendo la logica delle leggi ad personam (di Berlsuconi naturalmente), ma anche perchè c'è una mescolanza di ruoli ed una confusione di idee che non fanno altro che amplificare lo sbandamento. Uno sbandamento che non fa altro che consolidare il convincimento di una linea politica assente ed estemporanea frutto di un partito costruito intorno ad una persona piuttosto che intorno a delle idee.

Se il capo fa un'affermazione, questa è legge e tutti si adeguano immediatamente a supportare la padrone. Se l'affermazione la fa un ministro allora i casi sono due: o il capo smentisce e tutto si mette a tacere o il capo approva e si ritorna all'adeguamento generale. Ogni tanto poi ci sono dei ministri che si smentiscono l'uno con l'altro in attesa poi dell'intervento sempre del capo. Insomma l'impressione è quella di una linea politica senza una traccia senza un programma da seguire passo passo che si sviluppa a seconda del momento.

E' in questo contesto che si può inquadrare l'affermazione odierna del ministro Tremonti che torna alla politica del posto fisso dopo aver portato la flessibilità ed il precariato in questo paese. Sono affermazioni ovvie ma che rilasciate senza un commento o senza una critica all'azione dell'attuale e dei precedenti governi Berlusconi lascia il tempo che trova oltre che risultare come una vera e propria presa in giro per il paese. Dopo che questo governo ha incentivato il precariato, ha creato migliaia di disoccupati soprattutto nella scuola, inneggia alla flessibilità nella pubblica amministrazione per bocca del super nano Brunetta, ecco che arriva una dichiarazione che in questo contesto è una vera e propria beffa per il paese. Come dire ... Scusate .. (anzi le scuse non ci sono state) quello in cui crediamo non è quello che facciamo ... Insomma come al solito dal dire al fare non c'è solo di mezzo il mare ma un vero e proprio oceano. Ed ora che cosa dirà il governo alle decine di migliaia di precari ?.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Diciamo che il precariato è stato "alimentato e incrementato", in questi ultimi anni, in tutte le sue forme possibili ed immaginabili, e questo non solo nel mondo della scuola. Contratti Co Co Co, a progetto e collaborazioni occasionali riguardano tutte le categorie del mondo del lavoro. Ora, vista l'insoddisfazione generale,ma anche per non perdere consensi si va verso un'inversione di tendenza...

Un caro saluto donnaFlora

Giuseppe © ha detto...

Fosse vero che si va verso un'inversione di tendenza!!!
La realtà è che non c'è nessuna inversione, ma il solito gioco delle parti e la conseguente presa per il ... buonsenso

Giuseppe ©