giovedì 29 ottobre 2009

La politica dello squallore

Magari si trattasse solo di un vicolo, in Italia siamo di fronte al cospetto di un autostrada e lo squallore pervade il mondo della politica, dello spettacolo e più in generale il mondo dei cosiddetti Vip. E' questo il quadro che esce dalla trasmissione di Santoro, Anno Zero, e non tanto per le frequentazioni di transessuali da parte di questi personaggi (Marrazzo non è certo un caso isolato), ma per le modalità attraverso le quali si è svolta tutta la vicenda e le reazioni dei personaggi coinvolti. E' evidente che al presidente della regione Lazio è stata preparata una bella trappola e questo già è un fatto indicativo del mondo in cui ormai ci muoviamo. Resosi conto del ricatto, messo in opera fra l'altro da dei carabinieri, Marrazzo ha pensato prima di tutto a se stesso e non ha denunciato il fatto, mostrando anche lui la propria inadeguatezza a ricoprire un incarico istituzionale. Nella vicenda poi entra anche il presidente del consiglio che ha un comportamento analogo a quello di Marrazzo e teso a preservare la casta. Venuto a conoscenza del video e del ricatto anche lui non ha pensato minimamente a denunciare il fatto ma bensì a proteggere il collega politico anche se di schieramento avverso. Il tutto avviene in un giro di soffiate, ricatti, spie, pedinamenti, commercio di foto e video nel perfetto stile del maestri Corona. E i trans avvertono: Marrazzo è solo uno dei tanti.
Se le proprie tendenze sessuali sono di fatto un aspetto della propria vita privata, i comportamenti da mafiosi ed al limite della legalità hanno invece un interesse pubblico anche se legati a fatti privati. Come è possibile avere fiducia in un politico che non denuncia un reato e che è disposto a pagare per sottacerlo solo perchè riguarda la propria vita privata ? Può una persona agire allegramente per il privato e poi dimostrarsi seria e responsabile relativamente ad eventuali incarichi pubblici che ricopre ? Assolutamente no e di dimostrazioni ne abbiamo quante ne vogliamo. Lo stile non cambia.
La maggioranza continua la sua azione di governo fatta soprattutto dalle uscite del suo capo alle quali poi gli altri ministri devono in qualche modo porre rimedio. L'ultima è quella dell'Irap. Togliamo l'Irap, annuncia il cavaliere. No, non ci sono risorse, risponde Tremonti. La riduciamo progressivamente. No bisogna prima trovare le risorse. La riduciamo un po', forse se rientrano soldi dallo scudo fiscale. Ecco il nodo della politica economica di questo governo è diventato lo scudo fiscale. Lo Stato Italiano, dopo aver cercato risorse attraverso il gioco d'azzardo, ora si propone come ente di riciclaggio di denaro sporco sempre con lo scopo di reperire soldi. Questi soldi poi serviranno anche per finanziare la riforma universitaria della guardiaparchi Gelmini. Insomma capitali finiti all'estero per evadere le tasse, serviranno, attraverso il condono dello scudo fiscale, anche per finanziare la ricerca. Come dire ... per fortuna che in questo paese c'è una malavita fiorente che fa affari d'oro perchè attraverso di essa si può finanziare lo stato stesso. E la fantasia squallida di questo governo entra anche nella politica del turismo. Che cosa si inventa la ministra rossa del turismo, Brambilla, per rilanciare un settore che in questo paese va avanti solo per le proprie bellezze naturali ? Una politica per la valorizzazione del territorio ? No troppo banale. Un impulso per migliorare servizi e strutture ? Nooooo che antichi che siete. Ma allora ? Semplice .... negli alberghi italiani apriamo dei casinò, installiamo delle slot machine .. insomma incrementiamo il gioco d'azzardo. Pensata originale no ? Mi viene in mente una mia esperienza di diversi anni fa in Svezia quando partecipai ad un congresso di 4 giorni. Ci portarono in un albergo in cima ad un fiordo con la città pià vicina a 40 km e nei momenti di pausa dei lavori, gli svedesi organizzavano passeggiate nei boschi e escursioni lungo il fiordo. Valorzzavano insomma la loro risorsa principe: la natura. Beh secondo la Brambilla, noi italiani invece potremmo organizzare un congresso in una delle tante città d'arte del nostro paese, Roma, Firenze, Venezia, e poi nelle pause dei lavori che cosa si organizza ? Delle belle sedute nel casinò dell'albergo per giocare alle roulette, o a poker, o a qualsiasi altro gioco. Se non è squallore questo come lo si può chiamare ?

4 commenti:

Diego Tomasoni ha detto...

Ottimo articolo. Condivido.

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente la tua analisi.

io la vedo cosi ha detto...

Scusami, mi sono dimenticato di dirti chi sono.Legnaro Maurizio.

carladidi ha detto...

Resto comunque certa che:
NON SONO TUTTI UGUALI.
....altrimenti dovremmo, noi tutti, sterilizzarci in maniera di annullare il nostro dna.
Ciao