mercoledì 22 agosto 2018

Il governo populista contro tutto e tutti: democrazia, costituzione, scienza, europa


Mentre le acque della vicenda autostrade lentamente si quietano dopo gli annunci ai quali non sarà facile dare seguito, dopo i selfie ed i sorrisi ai funerali, dopo gli applausi meschini ed i fischi meritati, torna prepotentemente sulla scena il ministro dell'interno nonché dei sequestri e della violenza razzista Matteo Salvini. Da ormai quasi una settimana Salvini tiene in ostaggio una nave della marina italiana impedendo di far sbarcare 177 naufraghi di uno dei tanti barconi della speranza. La nave ha potuto attraccare nel porto di Catania per l'autorizzazione concessa da uno dei ministri ombra del M5S, Toninelli, ma il suo collega fascioleghista impedisce lo sbarco dei naufraghi. E così il governo giallo-verde mette in scena uno scontro senza precedenti sulla questione immigrati. Uno dei tanti perché a leggere bene le cronache i due alleati la pensano diversamente su tutto o quasi. Intanto però grillini e leghisti giocano a governare sulla pelle degli esseri umani che, nel caso della nave Diciotti, sono dei veri e propri sequestrati per meri fini politici. D'altra parte sembra che gl stessi sostenitori dei grillini e dei leghisti abbiano perso il contatto dalla realtà ed esultano acciogliendo Salvini e Di Maio con applausi durante i funerali di stato, aumentando i consensi ad ogni nave fermata in mezzo al mare o in qualche porto, sparando un giorno si ed un giorno no ad immigrati e persone di colore per far vedere il loro apprezzamento all'azione di governo. Ed è un rincorrersi di atti eversivi o indirizzati vero lo sfacello: più il governo di impegna in questa azione distruttrice dei valori della nostra costituzione, più il popolo inneggia ai tweet, ai post con like se espressi dalla tastiera o con applausi se espressi dal vivo indipendentmente dalla situazione. Ma il bello, o il tracollo a seconda dei punti di vista, arriverà a settembre quando la legge di stabilità dovrà ora farsi carico oltre che delle promesse scellerate de due contendenti anche del futuro di austostrade d'italia e della ricostruzione di genova, e allora si che saranno dolori.

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