mercoledì 24 ottobre 2018

Lasciate in pace il popolo ....

Uno degli aspetti più odiosi di questo governo e della sua strategia comunicativa è l'uso indiscriminato del termine Popolo e della parola italiani lasciando intendere che quello che sta facendo il governo è esclusivamente a favore del popolo itaiano con il consenso di tutti i cittadini italiani. Sicuramente ci sono problemi più seri e più sconcertanti per chi ha votato coloro che si sono definiti il governo del cambiamento, problemi più di sostanza come il tradimento di certi valori come quello dell'onestà da parte del M5S, ma anche la comunicazione ormai è un fattore importante per il consenso come si può apprezzare proprio in questi giorni. Il M5S usa in maniera indiscriminata il termine "popolo", non conoscendo forse nemmeno il significato di questo termine, in tutte le proprie esternazioni sull'attività del governo: si va dalla "manovra del popolo" alla recente affermazione "l'unione eropea agisce non contro di noi ma contro il popolo". Salvini invece, da esponente della destra più becera di questo paese, usa invece il termine più nazionalista "italiani" facendo intendere che tutto il paese è dalla sa parte. Entrambi tentanto di far percepire il "totale" consenso che il governo Lega-M5S ha nel paese. In realtà il consenso è ristretto a quel 37% circa che i due partiti hanno ottenuto alle ultime elezioni, un 37% sul 70% circa dei votanti che quindi si riduce al 28% totale del paese. Questo è il loro consenso e, come quasi tutti gli ultimi governi, non sono, come dovrebbe essere, il governo che rappresenta tutto il paese. Questo perché sono i loro atteggiamenti, di entrambi gli alleati, a comportarsi ancora come se non fossero al governo e agendo in una perenne campagna elettorale. Non sono le politiche che fanno un ministro o un presidente del consiglio rappresentante di tutto il paese, quelle (le politiche) naturalmente sono condivise da chi li ha votati,  ma sono gli atteggiamenti e la comunicazione che invece fanno di un governante o di un ministro un vero uomo delle istituzioni. Quando un ministro si presenta addentando un panino e lanciando il grido "la pacchia è finita" non può essere un uomo delle istituzioni alla stessa stregua di quelli che si affacciano ad un terrazzo festanti per l'approvazione di un decreto che "dovrebbe" portare a compimento alcune promesse fatte al proprio elettorato. Non sono atteggiamenti che possono essere presi a modello da chi ha la responsabilità delle istituzioni. Ora questi due "alleati" di governo stanno di fatto usando il popolo e gli italiani a proprio uso e consumo. Non hanno il coraggio di dire apertamente che vogliono portare l'Italia fuori dall'euro e dall'europa ed allora si sono inventati il giochino di una manovra finanziaria che va contro le regole europee, regole si badi bene alla cui scrittura ha contribuito anche l'Italia, sbandierandola come "manovra del popolo" o la "manovra che vogliono gli italiani". L'Europa, che poi questa entità sempre nominata come se fosse un cerbero a tre teste dimenticando che l'Europa siamo anche noi, non può che rigettare una manovra fuori dalle regole ed allora ecco che i "cattivi" sono i "tecnocrati" europei che agiscono "contro il popolo". Si creano quindi le condizioni per uno scontro frontale che ci porterà ad "un'uscita inevitabile" dall'Europa con la consequenza che il "popolo" e gli "italiani" rimarranno con le pezze sulle chiappe. A meno che il POPOLO davvero non alzi la testa in tempo per sbattere fuori dalla porta questi sciagurati che per il momento hanno bruciato qualche centinaia di milioni di euro prelevandoli alle imprese e dai risparmi degli italiani.

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