mercoledì 19 settembre 2018

Il governo del cambiamento regala il primo condono a se stesso


Anche il governo del cambiamento si appresta a inserire nella legge di stabilità per il 2019 il provvedimento principe che tutti i governi di qualsiasi colore hanno utilizzato: il condono fiscale. Si non si chiamerà proprio condono ma bensì PACE FISCALE altrimenti che governo del cambiamento sarebbe ma la sostanza è la stessa: i cittadini onesti continuano ad essere cornuti e mazziati ed i disonesti in qualche modo se la cavano. Questa volta però, sempre in nome del cambiamento, il governo supera se stesso ed agisce anche al di fuori della legge di stabilità cogliendo al volo un'occasione imperdibile: la condanna per la Lega di Salvini a restituire i 49 milioni trafugati allo Stato quando era segretario Bossi ma anche il buon Matteo già militava, come consigliere comunale al comune di Milano, nella Lega ladrona. Quale migliore banco di prova per un ennesimo condono, con la complicità della procura di Genova. Ecco allora che Salvini e la procura trovano un accordo per la restituzione del malloppo: una rateizzazione del debito con rate di ben ... 50mila euro al mese per un totale di 600mila euro all'anno che consentiranno al partito di restituire quanto rubato in ben 76 anni !!!!!! Naturalmente il tutto senza interessi. Cioè in sostanza il POPOLO ITALIANO HA EFFETTUATO UN PRESTITO di circa 49milioni di euro alla Lega da restituire in 76anni senza interessi. Quale banca al mondo poteva offrire migliori condizioni ? E di questo popolo fanno parte anche qualche milione di cittadini che stravedono per questo partito e per il suo leader, dal quale sono stati raggirati, anche se chiunque di loro andasse a chiedere un prestito del genere dovrebbe pagare fior fiore di interessi e non certo in 80 anni. Insomma contenti e mazziati. E' singolare che questo governo abbia un consenso mai visto quando da una parte c'è un partito, la Lega, che ruba 49milioni di euro allo Stato e non viene trattato come tutti gli altri ladroni del nostro paese, dall'altra c'è un movimento (ormai partito), che dopo essere salito sui tetti, sui banchi del parlamento al grido di Onestà Onestà, ora rinnega tutto e governa con dei ladri nel silenzio più assoluto dei suoi militanti. Il cambiamento sta tutto qui.

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