lunedì 17 settembre 2018

Onestà, onestà, onestà .... ma stavamo solo a scherzà

Onestà, Onestà, Onestà, Onestà ..... sembra trascorso un secolo da quando i grillini in parlamento urlavano il loro mantrà al governo del Pd, un grido al quale in molti hanno creduto andando a votarli alle elezioni del 4 marzo, un grido che si è lentamente affevolito fino a spengersi del tutto e passare nel dimenticatoio. Uno dei più veloci trasformismi della storia della Repubblica che dimostra ancora una volta quanto siano distanti i fatti dalle parole della campagna elettorale e quanto lo siano per tutti i partiti che si sono avvicendati al governo del paese. Formare un governo con la Lega, uno di quei partiti demonizzati dal Movimento sia da Di Maio che da Di Battista, per la vicenda dei soldi rubati allo Stato è stato il primo passo per dare una spallata a qel grido. Durante i giorni antecedenti la formazione del governo Di Maio sbatteva la porta in faccia a Berlusconi dichiarando che un governo 5 stelle con l'ex cavaliere non sarebbe mai stato possibile, poi forma un governo con il suo alleato Salvini che, come si è visto ieri, va a prendere ordino da Silvio per le faccende che stanno a cuore al signore di Arcore. Insomma la mano lunga di Berlusconi si stende sul governo e questo già basterebbe per mettere nel dimenticatoio il grido di battaglia. Poi arriva la sentenza che impone alla Lega la restituzione dei 49 milioni sottratti allo stato, ma anche questa questione viene "ipocritamente" messa da parte perché riguarda soldi sottratti prima dell'era Salvini, anche se Salvini era già politico attivo del partito verde. E si arriva all'avviso di garanzia di Salvini per il caso Diciotti ed alle sue bugie relative al fatto che la Guardia Costiera non avesse informato il governo, prontamente smentito proprio dal Presidente del Consiglio. Anche in questo caso Di Maio e soci dimostrano di aver dimenticato sia il loro grido di battaglia ma anche le feroci (e giuste) accuse a Maria Elena Boschi quando mentì in Pralamento asserendo di non essersi mai occupata del caso Banca Etruria. Insomma il Movimento 5 Stelle in pochi mesi si è trasformato in un degno partito di governo che adotta due pesi e due misure, disconosce le sue origini, tradisce i propri elettori ed è pronto a fare marcia indietro rispetto ai propri principi .... insomma un bella dimostrazione che la terza repubblica deve ancora iniziare. Infine stiamo per avvicinarci alla definizione della legge di stabilità e in questa, se qualcosa non cambierà prima dell'approvazione, troviamo il provvedimento principe che ogni governa adotta in barba ai cittadini onesti: IL CONDONO. Ecco questo sarebbe il colpo definitivo al principio dell'onestà giustificato ancora una volta dalla necessità di fare cassa, ma come sempre si è visto un provvedimento che incentiva a non pagare le tasse in barba alla "eterna" lotta all'evasione. Insomma anche se qualcosa cambiasse nella legge di stabilità in merito al condono, chiamato pace fiscale, l'onestà strombazzata qualche mese fa dal Movimento 5 Stelle sarà definitivamente dimenticata per essere sotterrata se invece il condono entrerà nella legge di stabilità. Alla faccia del voto popolare.

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