sabato 29 settembre 2018

Un governo di cialtroni


Oltre le idee politiche, che possono essere più o meno condivisibili sulle quali si può discutere ci si può confrontare e si può dibattere, questo governo dimostra quotidianamente un'approssimazione, un'inadeguatezza ed ignoranza unica difficilmente riscontrabile in qualsiasi politico della storia repubblicana. A dire il vero l'anima più cialtrona è quella grillina mentre l'anima leghista lo è meno, a parte qualche sottosegretario che per esempio si spaccia per professore economista mentre non lo è, anche se poi l'anima verde del governo si distingue per razzismo e xenofobia nel suo esponente di maggior spicco, Matteo Salvini. Gli esempi dei ministri grillini che avvalorano la tesi della cialtroneria sono innumerevoli, ma i più eclatanti e recenti possono essere sintetizzati da questi tre episodi. Il ministro Toninelli, detto anche Tonno Nelli, che sbilanciandosi sulla ricostruzione del ponte di Genova prevede un nuovo ponte che possa essere un punto di incontro della vita cittadina dove si possa mangiare, passggiare, giocare come se fosse un parco cittadino. Il ministro si lancia poi nell'accusa di ignoranza verso tutti i suoi detrattori portando ad esempio un ponte svedese mai costruito ed un ponte della cittadina di Instanbul. Il povero ministro dimentica però che per Istanbul si tratta di un ponte cittadino mentre per Genova il ponte è un ponte autostradale percorso da migliaia di veicoli al giorno fra i quali moltissimi Tir. Insomma un ponte che non può certo ospitare negozi, fast food o parco divertimenti. In questa dimostrazione di ignoranza non è da meno l'altro ministro grillino, tale Luigi Di Maio detto Luiggino, che per esaltare le linee programmatiche dell'aggiornamento al Def di giovedì scorso annuncia: "Abbiamo sconfitto la povertà" come se si trattasse di una malattia da debellare o di un malcostume da contrastare e sconfiggere con un decreto o una legge. La povertà si contrasta con provvedimenti legislativi e magari la si potesse sconfiggere e comunque non bastano certo 780 euro per tirare fuori una famiglia fuori dalla povertà. L'ultimo atto poi è l'immagine dei ministri grillini che si affacciano al balcone di Palazzo Chigi mentre sotto alcune decine di "teste vuote" sbandierano e inneggiano al governo. Immagine raccapricciante di un passato che sembrava cancellato e che invece sta tornando alla ribalta grazie ad una "ignoranza" diffusa di un popolo con memoria molto corta. La ciliegina sulla torta di questa caltroneria governativa ce la mette il presidente del consiglio che nel suo discorso alle Nazioni Uniti, non in una bar durante una gara di rutti, si sbilancia in un'intepretazione originale e cialtrona appunto della nostra Costituzione. Secondo Conte il populismo e il sovranismo sono previsti dalla Carta Costituzionale senza capire la differenza che intercorre fra sovranismo e sovranità popolare. L'aspetto più inquietante di questa affermazione è che sia stata ignorata da tutti, compreso il mondo dell'informazione, ma soprattutto da coloro che hanno votato questo governo a dimostrazione che se il governo è cialtrone la base che lo ha votato non è da meno. Ma ormai questa è strada imboccata da un paese senza memoria, senza più testa per pensare in maniera autonoma, che inneggia ai tweet governativi autocelebratici del proprio operato in nome di un popolo che in silenzio beve tutto e oppure inneggia al vuoto.

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