martedì 2 ottobre 2018

I veri "terroristi" dello spread


Usare certi termini come "terrorismo" per indicare un fenomeno come l'aumento della spread è di per sè un atto deplorevole soprattutto se a farlo è un esponente del governo. Il terrorismo naturalmente non ha niente a che vedere con la finanza e l'economia ed i suoi andamenti che sono piuttosto il frutto delle politiche messe in atte da un governo. Da quando questo governo è in carica lo spread, il differenziale cioè fra i nostri titoli e quelli tedeschi, è stato in continua ascesa fino a toccare i 300 punti dopo l'annunciata manovra economica del governo M5S-Lega. Per una spiegazione di che cosa sia lo spread invito a leggere un post di un economista della Sapienza di Roma che in poche parole chiare e semplici fa capire il significato di questo termine ormai sulla bocca di tutti. Di Maio ieri ha puntato il dito contro l'europa e i media che sarebbero coloro che hanno causato l'aumento di questo indice che mette a repentaglio l'azienda Italia. In realtà l'indice in questione aumenta o diminuisce in funzione di quanto i conti del nostro stato siano più o meno a rischio. E' una regola semplice della finanza: più un investimento è sicuro e meno rende, più diventa insicuro più aumenta il suo rendimento. Lo spread è un indice della sicurezza di investimento nei titoli del nostro paese rispetto ai titoli tedeschi che sono i più sicuri del vecchio continente. Ora se una manovra economica aumenta il debito del nostro paese è naturale che, aumentando il debito, aumentano anche i rischi di solvenza ragione per cui diventa più rischioso investire in Italia. Questo maggior rischio è misurato dall'aumento delle spread. Ma chi è che la causa di questo aumento di rischio se non il governo stesso ? Chi ha approvato un DEF che prevede l'aumento del debito nei prossimi tre anni se non il governo italiano ? Chi a pochi giorni dalla presentazione in parlamento non ha ancora un testo scritto nero su bianco con cifre precise se non il governo italiano ? Chi è fuggito dalla riunione dei ministri dell'economia e finanza europei che si tiene oggi se non il ministro Tria del governo italiano ? Chi fa affermazioni contrastanti sul futuro del nostro Pil dato in crescita al 3% nei prossimi anni da qualcuno o al 2% da qualcun altro ed all'1,6% dal presidente del consiglio sempre del governo italiano ? Chi fa affermazioni sulla necessità di avere una moneta nostra e sulla conseguente uscita dall'euro però non attuabile in quanto non prevista dal contratto di governo se non un sottosegretario del governo italiano ? Chi lancia anatemi contro l'Europa e lo spread appunto al grido del "Me ne frego" di mussoliniana memoria se non il ministro dell'interno del governo italiano ? Insomma l'unico nemico del nosto paese e della sua presenza in europa è il governo stesso che  approva provvedimenti importanti come il Def senza testi chiari e precisi, in modo da avere le mani libere nel frattempo per chiacchierare a vanvera con un unico intento: creare le condizioni per un distacco dall'europa addossandone le responsabilità all'europa stessa oppure ai giornali ed alle televisioni. Insomma un governo dalla doppia faccia che tenta di attuare il suo piano originario, che era nei programmi sia della Lega che del M5S, di traghettare l'Italia fuori dall'europa e dall'euro ma che intende farlo non a volto scoperto, in quanto perderebbe tutti i consensi accumulati, ma che vuole arrivare al risultato addossandone le responsabilità ad altri.

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