giovedì 23 agosto 2018

Salvini: un bullo ministro dell'interno




In questo post non si parla di politica perché la politica è una cosa seria, ognuno ha le proprie idee e tutte sono rispettabili (meno le idee radicate nel fascismo e nella dittatura in generale), sulle idee si può discutere, ci si può confrontare, si può dibattere ed ognuno è libero o di cambiare idea o di mantenerla. Qui si parla di altro, si parla di un ministro che non ha la minima idea di che cosa significhi fare il ministro, servire il paese e rappresentare le istituzioni. In questo posto si parla degli atteggiamenti di un bullo di quartiere che ha costruito il suo successo proprio sulle sue esternazioni di bullismo, ma che ora, terminata la propaganda considerato che ha raggiunto il suo obiettivo, dovrebbe fare il ministro ed avere un comportamento consono con il ruolo che occupa. Ed invece il bulletto continua la sua opera utilizzando strumenti come i social, tweet e facebook su tutti, in modo da non perdere occasione per dimostrare quanto sia forte e "ganzo". Scatta foto al ritmo di qualche decina al giorno in ogni situazione, in ogni contesto e le utilizza per denigrare i suoi avversari, che da ministro non dovrebbe avere in quanto rappresentante del popolo, e per far vedere quanto sia bravo (naturalmente secondo i parametri tutti suoi e dei suoi seguaci). Ecco allora che si mostra a etto nudo in spiaggia per la gioia de suoi fans mostrando un ego smisurato oltre che violento. Per carità non che un ministro non possa godersi qualche giorno di vacanza al mare come tutti i cristiani, ma in quel contesto dovrebbe quanto meno svestire i panni di rappresentante delle istituzioni e mantenere un profilo basso e privato. Invece il bulletto si mostra in spiaggia e frotte di bagnanti esultanti fanno a spintoni per uno scatto insieme al bell'imbusto. Questo è forse l'aspetto più terrificante: che ci siano persone non in grado di capire che un ministro è sempre un ministro. Il bullo gioca punta tutto su questa schiera di persone vocianti e non perde occasione, nemmeno nel caso di funerali di stato per una tragedia immensa, di scattare e postare selfi a raffica. Un gioco che diventa pericoloso quando l'onnipotente bullo poi si scaglia contro le stesse istituzioni che rappresenta mostrando tratti da personaggio ben conosciuto nella storia italiana. Sul caso della nave della marina militare italiana Diciotti il bell'imbusto lancia anatemi al presidente della repubblica, al presidente del consiglio, alla magistratura parafrasando il famoso detto "ME NE FREGO" anche in questo caso sostenuto da veri e propri sciacalli. Naturalmente i suoi obiettivi sono semplicemente dei poveracci: i migranti per i quali annuncia la fine della pacchia, le navi ong alle quali non consente più di attraccare nei porti per le loro crocere, ed in ultimo qualche sbandato imbecille, come quelli che due giorni fa hanno fatto il bagno in una fontana di Roma, ai quali annuncia un suo personale trattamento educativo che non potrà mai mettere in atto. Il bulletto poi interviene su tutto: ordine pubblico, sanità, istruzione e via dicendo sovrastando tutti i ministri dell'attuale governo e lo stesso presidente del consiglio, incapace di richiamarlo all'ordine, al rispetto della Costituzione e delle leggi nazionali e internazionali. La parte più penosa di questa tragica sceneggiata la stanno facendo i grillini, quelli del cambiamento, che sono in continuo contrasto con il bulletto del governo ma che non hanno la forza o probabilmente hanno semplicemente paura, di andargli contro ed essere costretti a chiudere questa misera esperienza. Il bullo comunque sta diventando sempre più pericoloso e se qualcuno non lo fermerà in tempo, i guai per il paese aumenteranno giorno per giorno trascinando tutto e tutti verso una barbarie sconfinata.

Nessun commento: