domenica 2 settembre 2012

Poi non venite a dire che non lo sapevate: è arrivato Berlusgrillo


A leggere il blog di Grillo, anche se non era necessario almeno per le persone sopravvissute al lavaggio del cervello dell'era berlusconiana, le analogie fra l'ex tizio del consiglio ed il saltimbanco neofita del mondo politico italiano sono davvero impressionanti. Berlusconi fece irruzione nella scena politica italiana seguendo due cannovacci comunicativi: da una parte la denigrazione e la demonizzazione dell'avversario politico anche scendendo sul piano della volgarità e dell'altra un programma di governo fondato su slogan e parole d'ordine senza che a queste parole d'ordine seguisse un reale progetto di attuazione ed un modello di società civile da proporre al paese. La demonizzazione dei comunsiti e del comunismo (ormai totalmente assente anche nel panorama politico italiano) diffusa attraverso frasi ad effetto del tipo "Senza di noi il paese sarebbe ora in mano ai comunisti" era una semplice offesa gratuita del presunto avversario politico. Infatti a questa semplice ma incisiva frase non seguiva una spiegazione delle "tragiche" consequenze scaturite se i comunisti o meglio la sinistra fosse andata al governo. A questa tipica frase ne seguirono altre di contorno con le quali si dava del coglione all'italiano che votava a sinistra e molte altre equiparabili per volgarità ed offensività. In seguito la sinistra non seppe far di meglio che ripagare con la stessa moneta questo atteggiamento del cavaliere e dei suoi alleati, fino ad arrivare all'assurde lamentele da parte di colui, sempre Berlusconi, che aveva scatenato questa modalità di contrapposizione politica. Grillo sta seguendo le stesse orme del superinquisito del consiglio. Ha iniziato la sua "carriera politica" sparando a zero ed in maniera volgare contro tutta la classe politica italiana e contro tutti gli organi di stampa senza esclusione di testata. Cariatidi, contenitori di merda, zombie, etc etc sono gli epiteti più leggeri che il saltimbanco ha distribuito a destra, al centro ed alla sinistra. Oggi che Bersani giustamente definisce le sue dichiarazioni di stampo fascista, il comico si ribella dalle pagine del suo blog paventando addirittura che qualcuno stia tentando di farlo fuori fisicamente. Una tecnica ed una strategia vecchia come il cucco, se Grillo ha delle prove che si rivolga alla magistratura e faccia le sue belle denunce piuttosto che sparare a vanvera sono a beneficio dei soliti abbocca-senza-esca, gli stessi che si lasciarono infinocchiare da Berlusconi. Per quanto riguarda poi il programma di governo, Berlusconi lo illustrò al paese a suon di parole d'ordine alle quali non faceva seguito nessun progetto reale e realizzabile: un milione di posto di lavoro, meno tasse, diminuzione della spesa pubblica. Chiunque può dire queste cose senza farle seguire da un piano di attuazione. Se si legge il programma del Movimento 5 stelle si rilevano strette analogie con la strategia seguita dal cavaliere. Le parole d'rodine sono diverse ma sostanza è la stessa: internet gratuito per tutti (bello ma chi paga ??), statalizzazione della dorsale telefonica (e lo Stato dove li prende soldi e risorse per gestirla ??), istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane (immaginate andare in bici a Genova ... ?? o Ancona .. ), eliminazione degli inceneritori (da sostituire con che cosa e come ). Ecco insomma una bella serie di frasi ad effetto senza essere supportate da un reale programma di interventi per la loro realizzazione. Rimane poi un punto oscuro nel programma di Grillo: come gestire il debito pubblico, come gestire lo spread e che cosa fare per l'euro ? Problemi seri, che proprio per la loros erietà e gravità, è difficile immaginare (per una testa pensante) come un presunto comico possa risolverli, soprattutto se il comico con velleità politiche non ce lo spiega. Ecco si sta ripetendo quello che avvenne circa 20 anni fa con Berlusconi. Il paese stanco dell'attuale classe politica rischia di farsi "infinocchiare£ da un saltimbanco che poi nel giro questa volta di pochi anni, ci porti non più sul fondo ma porprio sottoterra. Che riflettano coloro che pensano di dare il loro voto a questo opportunista che usa un linguaggio fascista proprio come Berlusconi. E soprattutto che riflettano coloro che in passato hanno votato Berlusconi ed ora si stanno mangiando le mani e le schede elettorali: Grillo altro non è che un replicante del cavaliere.

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