giovedì 6 settembre 2012

La Fornero tradisce il giuramento sulla Costituzione, Grillo si sostituisce a Berlusconi nelle figuracce all'estero e Draghi interviene minacciando la democrazia.


Oggi la superstar della politica o dell'economia a seconda da quale punto di vista si analizzano i fatti, è senz'altro Mario Draghi, governatore della BCE. In consequenza dell'inefficienza dei governi di paesi a rischio come Grecia, Spagna, Italia nel prendere provvedimenti seri per governare la crisi ed evitare la speculazione finanziaria che potrebbe causare il fallimento dei sopracitati paesi, il governatore della Banca Centrale Europe ha preso l'iniziativa anche contro il parere della forte Germania. Draghi assicura che la BCE interverrà acquistando i titoli di stato dei paesi in difficoltà qualora la speculazione rischi di affossare questi paesi. Borse che schizzano in alto, spread che cade vertiginosamente e tutti felici e contenti per questo intervento rassicuratore. Sfugge o probabilmente viene trascurato un dettaglio non di poco conto. Draghi infatti ha anche detto che in seguito a questi eventuali acquisti gli stati dovranno attuare piani di riforme e di interventi sotto il controllo della BCE. Questo è il vero attentato alla democrazia ed alla sovranità degli stati. Naturalmente la responsabilità di questa presa di posizione non è certo responsabilità di Draghi o della BCE ma soprattutto della politica che almeno in Italia ha completamente abdicato alle proprie responsabilità, lasciando il paese in mano ad un governo di professori non eletti e non appartenenti a nessuna maggioranza eletta dal popolo. Chiariamo: tutto regolare e nel rispetto della Costituzione che prevede la legittima di un qualsiasi governo quando questo ottiene la fiducia della camere, ma sicuramente una chiara dichiarazione da parte del sistema politico italiano di incapacità a governare. In risposta a questo vuoto di potere ed al rischio di un reale fallimento di un paese come l'Italia, l'intervento di Draghi è sicuramente coraggioso ed opportuno cosi' come le garanzie che la BCE chiede in seguito ad eventuali interventi. D'altra parte il panorama politico italiano è di uno squallore unico sia nei partiti attualmente presenti in parlamento, sia nel governo dei tecnici e sia per l'eventuale nuovo che dovrebbe presentarsi alle prossime elezioni del 2013. Tralasciando i partiti dalla Lega al Pd passando al per Pdl e Udc, troppo impegnati a cercare di raccogliere i loro cocci senza rendersi conto che non fanno altro che continuare a produrne altri. Il governo non ha fatto altro che raccattare soldi dove più era facile reperirli ma poi in tema di riforme sta fallendo clamorosamente e lo sta facendo anche in maniera disastrosa. La più importante riforma è stata quella del lavoro del ministro Elsa Fornero. Una riforma delicata soprattutto in un momento in cui la disoccupazione aumenta vertiginosamente e molte aziende chiudono. La Fornero ha avuto la bella idea di liberalizzare i licenziamenti cancellando l'art. 18 ed oggi se ne vedono i primi effetti. I primi licenziamenti per "falsi" motivi economici si sono verificati a Roma presso una ditta di telecomunicazioni. Nel frattempo la Fornero si lancia in dichiarazioni al limite della decenza per non dire dell'ingiuria. La ministra ha infatti giurato sulla Costituzione al suo insediamento e la Costituzione dice che il lavoro è un diritto per tutti, ma la Fornero ignora questo aspetto della carta costituzionale dichiarando che lei con la sua riforma non può garantire il lavoro a chichessia. A questo punto dovrebbe dare le proprie dimissioni in quanto ha accettato l'incarico prendendo l'impegno invece di "garantire" il lavoro ai cittadini italiani come impone la Costituzione italiana. Il presunto nuovo che avanza sarebbe rappresentato dal Movimento 5 stelle o più precisamente da Beppe Grillo perchè il movimento praticamente si identifica nel comico genovese. Oggi Grillo ha messo a segno un'altra delle sue berlusconate tanto per rinforzare la propria immagine del nuovo Berlusconi. Il saltimbanco non partecipa a trasmissioni televisive, non si fa intervistare da giornali o da mezzi di informazione, e poi va a rilasciare un'intervista ad una televisione olandese. E nella sua intervista non perde occasione per offendere governo e partiti in maniera becera come è solito fare portando il ridicolo anche al di fuori dei confini nazionali. Pensavamo di esserci liberati di queste magre figure rimediate in giro per l'europa a causa delle spiritosaggini del cavaliere e guarda caso ora ce ne troviamo fra i piedi un altro. In questo panorama desolante della politica, del governo e del nuovo che avanza meno male che c'è Draghi che con il suo intervento ha posto le basi per sconfiggere la speculazione finanziaria a danno del nostro debito pubblico, ma attenzione questo significa perdere quei pochi stracci di democrazia che ancora resistono nel nostro paese.

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