martedì 4 settembre 2012

Il grillo sparlante


In questi ultimi anni si e' assistito a diversi tentativi di manomettere la storia e di rivederla falsificandola. Un tentativo messo in atto dai vecchi fascisti di An appoggiati dai nuovi fascisti verdi tutti insieme rinvigoriti dal berlusconismo che ha riportato al potere nel paese una destra che destinata a scomparire. Il tentativo piu' eclatante e vergognoso e' stato quello di mettere in discussione feste nazionali come il 25 aprile o il 2 giugno oppure quello di mettere sullo stesso piano i delitti commessi dal fascismo con le azioni violente dei partigiani compiute per liberare l'Italia dalla dittatura. Ora una sorta di revisionismo, meno grave e anche grottesco, e' messo in atto dal nuovo profeta del panorama politico italiano, quell Grillo che in barba al nome che porta, fa diventare Pinocchio un dilettante della bugia e trasforma la saggezza del grillo parlante della fiaba di Collodi in uno spara cavolate. Non passa giorno ormai che dal suo blog non siano lanciate bordate contro chi si permette di criticare il suo movimento, e ribadisco l'aggettivo possessivo SUO. Oggi gli strali grilleschi hanno come obiettivo Martin Schulz, presidente del parlamento europeo, che ha avuto l'ardire di definire il capocomico un soggetto antidemocratico come tutto il suo movimento privo di uno statuto e di una chiara gestione democratica. Naturalmente la replica non si e' fatta attendere dal saltimbanco che ha prontamento pubblicato un link a quello che dovrebbe essere lo statuto del suo movimento. Ma basta leggerlo e si capisce subito che quel documento non fa altro che confermare le dichiarazioni di Schulz. Se non altro perche' gia' in prima pagina in grassetto compare la scritta NON STATUTO mentre nella seconda pagina il termine statuto e' abbandonato per far posto al termine REGOLAMENTO. Tutto ruota esclusivamente intorno a Beppe Grillo ed al suo blog. Non esistono organi elettivi, non esiste una presidenza ma solo una dittatura, la sua, non esiste niente di quel minimo di apparati che connotano una organizzazione democratica. Gia' il primo articolo denota il Movimento 5 Stelle come una non associazione, una furbata per evitare al movimento di dotarsi di una struttura deliberativa con cariche sociali oltre a fornire qualche garanzia come richiesto dalla legge a qualsiasi associazione. Niente di tutto questo: Grillo e' il padre padrone di questa .... accozzaglia di gente (non e' un partito, non e' un'associazione, che ruota intorno ad un sito web e ad un indirizzo email. Attenzione chiunque si registri a quel sito di fatto fa parte dell'accozzaglia, quindi state attenti ad eventuali registrazioni affrettate. Grillo padre, padrone, promotore, in pratica un dittatore che non puo' essere sfiduciato o estromesso in quanto tutto ruota intorno al grillopensiero senza che formalmente a lui stesso siano assegnate delle responsabilita' precise. E' singolare che un personaggio del genere proponga un movimento del genere come un candidato al governo del paese: ma se l'organizzazione o movimento o come diavolo volete chiamarla non ha nemmeno al suo interno una minima parvenza di democrazia come si puo' pensare che possa governare in maniera democratica ? Meditate gente prima di fare un altro sbaglio come quello commesso venti anni fa ... anche in quella occasione fu fondato un movimento che si chiamava Forza Italia che aveva la stessa non-struttura democratica ... tutto incentrato su un solo uomo ... e poi mi dicono che le analogie sono solo frutto della mia fantasia.

(Per un approfondimento ed una analisi del non-statuto).

Nessun commento: