giovedì 20 settembre 2012

Si allunga la lista di quelli che non sanno ...


Dopo Quelli della domenica, quelli che il calcio ormai si stanno affermando Quelli che non sanno. Una categoria che lentamente sta facendo proseliti uno dopo l'altro fra la classe politica italiana. Dopo i casi di Scajola, di Tremonti, di Rutelli, di Formigoni al gruppone di Quelli che non sanno si aggiunge finalmente una donna (anche in questo caso ci vorrebbe una legge per instaurare le quote rosa): Renata Polverini presidente della Regione Lazio. Stasera a Piazza Pulita della 7 sono stati molti i non so della Polverini, dal proprio stipendio, allo stipendio dei suoi consiglieri, dalle indennità percepite dai consiglieri del suo partito dal Pdl, alle spese pazze di Fiorito consigliere regionale del Pdl, al genere di feste alle quali veniva invitata. Questi politici sono cosi' tanto impegnati dalla propria attività politica che non possono certo anche prestare attenzione a certi particolari come chi paga loro le case, il mutuo, l'affitto o alle spese della istituzione che governano. Non sarà forse che questi politici a tutti i livelli prendono cosi' tanti soldi che non hanno bisogno di occuparsi del proprio bilancio familiare e così come non si occupano dei propri bilanci personali non si occupano nemmeno dei bilanci delle istituzioni che si trovano a governare. Una sola differenza: in questo secondo caso amministrano i nostri soldi e non i loro. La Polverini non sapeva ma in quanto a sprechi non si tirava indietro: elicotteri per partecipare a sagre di paese, interi reparti mobilitati per un suo ricovero, oltre 130.000 euro all'anno di stipendo a due persone di fiducia che le fanno assistenza nella gestione degli atti amministrativi (domanda: ma non dovrebbe essere il suo lavoro ? se non è in grado di farlo perchè sta a presiedere la regione lazio ?). A questa lista aggiungerei anche Matteo Renzi che nella sua campagna per le primarie si dimentica di tanti lavoratori che stanno perdendo il lavoro e lui va alle sfilate di moda a Milano. Berlusconi in pectore.

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