lunedì 21 febbraio 2011

Santa Italia protettrice dei dittatori del Nord Africa



Il Nord Africa ormai dittatura dopo dittatura è in fiamme ed il governo italiano mostra tutta la sua totale inadeguatezza a livello internazionale dopo i continui fallimenti di politica interna. Unico paese europeo ad avere decretato riconoscimenti internazionali a dittatori, Mubarak e Gheddafi su tutti, che uno dopo l'altro stanno cadendo sotto i colpi di rivolte popolari pacifiche, il governo del dittatore in pectore di Arcore continua nella sua scelleratezza preoccupato non tanto della repressione che si il leader libico sta mettendo in atto ma degli eventuali sbarchi di fuggitivi sulle nostre coste. Berlusconi è un incapace non solo nel governare il paese all'interno di una crisi senza precedenti, dalla quale ci salviamo appena un po' grazie solo a Tremonti ed è tutto dire, ma anche di guidare l'Italia all'interno del panorama europeo e internazionale. E' lui che ha definito ha suo tempo Gheddafi come un leader di grande saggezza, così come è ancora lui che solo ieri dichiarava di non voler disturbare Gheddafi e che si trattava di una questione interna alla Libia. La rivolte del Nord Africa, che non si fermeranno certo alla Libia dopo Tunisia ed Egitto, mostrano la mondo intero che è ormai finita l'era in cui questi paesi erano terreno di sfruttamento da parte dell'occidente grazie anche ai regimi totalitari che governavano questi paesi. La crisi economica ha portato queste popolazioni allo stremo e se le potenze occidentali non hanno capito che era entrato in crisi l'intero sistema capitalistico da rivedere ed abbandonare a favore di modelli di sviluppo piu' equi, le rivolte dei paesi africani costringeranno tutto il sistema occidentale a rivedere i propri modelli di sviluppo dovendo fare i conti con i nuovi assetti politici che si andranno ad instaurare. Obama e l'Europa ora sono preoccupati per la cruenta repressione che i dittatori stanno mettendo in atto, primo su tutti Gheddafi, cercando di trovare una strada per guidare il cambiamento democratico contenendo la violenza, unica nota stonata quella dell'Italia che continua nella sua pesudopolitica scellerata e accecata dagli interessi privati del Capo del Governo. Da più parti in questi giorni, dopo lo scandalo Ruby, molti politici dichiaravano che Berlusconi andrebbe battutto sul campo della politica e non per i suoi guai giudiziari. Ma se tutti tacciono mentre il ministro degli esteri sproloquia e ritira addirittura l'adesione al documento di condanna della Ue, come mandiamo a casa questo governo di inefficienti ?

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