martedì 22 febbraio 2011

Fallimento totale

Fino a pochi giorni fa, nel pieno dello scandalo Ruby e del giro di prostituzione nel quale e' coinvolto Berlusconi, in molti sia da parte dell'opposizione che della maggioranza si diceva che sarebbe stato auspicabile che il governo e la sua maggioranza fossero battuti e fatti cadere su questioni politiche piuttosto che su problemi relativi alle discutibili abitudini sessuali del presidente del consiglio. Oggi stiamo assistendo ad un governo che inanella insuccessi e brutte figure una dietro l'altra sia sul piano nazionale che su quello internazionale e propio in un momento storico molto critico nel quale si stanno stravolgendo gli equilibri politici ed economici con le rivolte cruente in atto nei paesi del Nord Africa. In politica interna il Presidente della Repubblica e' costretto ad un superlavoro per arginare l'attivita' incostituzionale e fuori dalle regole del governo Berlusconi, incapace di portare a termine anche una riforma scellerata come il federalismo per la quale ha il completo ed incondizionato appoggio della Lega Nord. Oggi Napolitano ha bloccato un altro decreto del governo annunciando che d'ora in avanti non rinuncerà più alla sua facoltà di rinviare i provvedimenti approvati con la richiesta di fiducia, una modalita' ingiustificata dati i numeri di cui disponde la maggioranza. Numeri che dopo essere andati in crisi con l'uscita di Fini dal Pdl, stanno tornando a favore di Berlusconi grazie alla sua attività di compravendita ed alla scarsa coerenza di molti parlamentari italiani. D'altra parte il governo è troppo impegnato nella pseudoriforma della giustizia che fino ad ora non è riuscita in quanto, per salvare il presidente del consiglio dai processi che lo attendono, si è fatto ricorso a provevdimenti anticostituzionali regolarmente bocciati come prevedibile. Il parlamento ormai lavora a scartamento ridotto ed i pochi provvedimenti portati dalla discussione dal governo non hanno un seguito in termini di confronto politico in quanto sottoposti tutti al voto di fiducia. Ma tutta l'inadeguatezza di questo governo si sta rivelando in questi giorni nell'affrontare la crisi scaturita dalle rivolte dei paesi nordafricani. Tutta la politica internazionale della maggioranza di centro destra è incentrata non su un programma condiviso della maggioranza stessa, ma piuttosto dai rapporti interpersonali che Berlusconi instaura con i vari capi di stato. Purtroppo il presidente del consiglio ha una propensione patologica verso i dittatori per i quali nutre un'ammirazione viscerale oltre ad una naturale invidia per poter governare senza i legami e le costrizioni delle regole democratiche. Ecco allora la sua amicizia con Putin, con Mubarak, con Gheddafi. In particolare "l'amicizia" con Gheddafi e' quella che ha messo in luce tutte le falle della politica internazionale dello pseudo governo italiano. Mentre tutti i paesi occidentali condannano fortemente il dittatore libico, il ministro Frattini balbetta e mette addirittura in discussione le dichiarazioni del colonnello che accusa l'Italia di aver armato i tibelli, e Berlusconi non ha nemmeno il coraggio di fare dichiarazioni avverse contro i bombardamenti di civili da parte di Gheddafi. Siamo diventati prima lo zimbello del mondo intero per gli stili di vita di Berlusconi, ora lo siamo per la difesa del dittatore libico mentre allo stesso tempo il nostro governo chiede aiuto all'europa per fronteggiare l'emergenza che si sta delineando a causa delle popolazioni in fuga dai paesi in rivolta. Troppo facile distaccarsi dall'europa quando fa comodo e invocare la stessa europa in caso di bisogno. Insomma oltre al caso Ruby ora ci sono anche motivazioni puramente politiche per chiedere ed ottenere le dimissioni di un governo che ha fallito su tutto i fronti e che sta portando l'Italia ai minimi storici in fatto di credibilita' e autorevolezza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse non hai ben chiaro il quadro della situazione.

Dove l'Italia ha delle poste in gioco un po' troppo alte per poter alzare la voce a spron battuto contro il Leader Libico.

Forse non sai che importiamo ed esportiamo beni dalla Libia (come anche da altri stati nord africani)

Forse hai dimenticato che una buona percentuale del nostro GAS metano viene importato dalla Libia.

Quale sarebbe la soluzione!? Fare la guerra come fanno gli americani per avere il controllo dei territori e delle risorse di un paese.

Non ho visto nè la Germania, nè la Francia nè la Grambretagna muovere un dito per il nord africa.

Sono tutti bravi a dire "che schifo, che merda..." ma poi di concreto cosa stanno facendo!?

I clandestini che scappano tanto vengono qui...quindi all'Europa non interessa proprio niente. Siamo tra l'incudine ed il martello e non ve ne accorgete perchè tanto cavalcate l'onda delle polemiche spicciole...dove l'unico interesse non è "informare" ma...fare qualunquismo inutile.

Anonimo ha detto...

Ottimo post hai ben sintetizzato la situazione

antipolitico ha detto...

La soluzione era quella di pretendere che la Libia rispettasse i piu' elementari diritti umani ... Si noi importiamo petrolio e gas dalla Libia ma la Libia vive con i nostri soldi ... e quindi avremmo avuto modo anche di fare la voce grossa. Germania e Francia non hanno mosso un dito e' vero .. ma non si sono nemmeno prostrate ai piedi di Gheddafi come ha fatto l'Italia .. un minimo di dignità per favore.