E' appena terminata la manifestazione di Libertà & Giustizia a Milano per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Altre manifestazioni ci saranno domani e poi la prossima settimana sempre con lo stesso tema: costringere il presidente del consiglio a dimettersi. Qualsiasi persona che abbia ancora intatta un minimo di dignità e che conservi almeno qualche neurone attivo e indipendente sa benissimo che questa sarebbe la conclusione più logica e giusta di tutta la vicenda che ha visto Berlusconi il principale attore di un giro di feste e di prostituzione senza precedenti per una figura istituzionale. Non ci dovrebbe essere nemmeno la necessità di spiegare le motivazioni secondo le quali le dimissioni sarebbe l'unica via di uscita per un uomo che non conosce nè il significato della parola democrazia nè tantomeno di istituzioni per non parlare della carta costituzionale. In qualsiasi paese di qualsiasi parte del mondo un capo di governo del genere si sarebbe dovuto dimettere non una ma bensì cento volte. Ma è anche vero che in qualsiasi altra parte del mondo a chiedere le sue dimissioni non sarebbero state le opposizioni ma bensì proprio i rappresentanti della sua parte politica. In Italia questo non accade e tutta la maggioranza di centro destra, ad esclusione di Fini ed i suoi, appoggiano senza condizioni e difendono a spada tratta il caimano di Arcore. Questa è un'altra della tante anomalie della storia politica di questo paese da 17 anni a questa parte. Tutti i rappresentanti di Pdl e Lega che partecipano a trasmissioni televisive mostrano una compattezza allucinante e al limite della follia, non tanto per la difesa estrema ma per la lezione che ognuno di loro ha imparato a memoria e ripete per filo e per segno senza sbavature e senza tentennamenti. Allora sorge un quesito. Vanno bene la manifestazioni come quella di oggi o come quelle che ci saranno domani ed il prossimo weekend, ma oggettivamente se la maggioranza risponde compatta a queste manifestazioni, le dimissioni di Berlusconi rimangono una vera e propria chimera. Ed allora esiste un progetto alternativo ? Esiste un'altra strategia per costringere il governo a cadere ? O a parte le dichiarazioni di principio e gli strilli alle varie manifestazioni nessuno ha in mente cosa fare di con creto se questo dittatore in pectore non si dimetterà come sembra scontato ? Finiti gli strilli e le manifestazioni che cosa si farà di concreto per arrivare se non alle dimissioni almeno alla fine di questo governo. Mi sembra che nessuno dell'opposizione o delle varie organizzazioni che manifestano in questi giorni abbiano un progetto ed una strategia che possa definirsi tale per intaccare il muro della maggioranza. Oppure tutti sperano nella approvazione o meno del federalismo per poi salire sul carro della Lega e di Bossi che sicuramente scaricheranno il presidente del consiglio ?
sabato 5 febbraio 2011
Ma se non si dimette che si fa ?
Etichette:
Berlusconi,
governo,
Lega Nord,
politica interna,
scandali
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento