lunedì 23 novembre 2009

Il decadimento delle istituzioni


Il periodo storico che stiamo vivendo è sicuramente un momento contraddistinto da una decadenza generale nella quale anche il nostro paese è profondamente coinvolto. Una decandenza, che colpisce ogni settore della vita sociale e quindi anche il mondo politico a iniziare dalle più alte istituzioni fino a scendere ai governi locali, che ha avuto un notevole impulso a partire dalla scorsa estate.. Non passa giorno in cui non accada di leggere notizie che rappresentino un segnale icontrovertibile di quanto affermato sopra. Sembra un specie di gara a chi assume atteggiamenti, a chi spara affermazioni, a chi fa dichiarazioni, a chi lancia proclami di sempre più basso livello. Berlusconi, presidente del consiglio, beccato a fare promesse per incarichi politici sia a livello locale che nazionale ed europee a donnine allegre che gli elargivano i loro favori sessuali, ha aperto la stagione del declino istituzionale in grande stile. Marrazzo ha proseguto in grande stile non tanto pe le sue discutibili frequentazioni quanto per non aver saputo rispondere in maniera adeguata ai tntativi di ricatto subiti. Allontanandosi dalla sfera dei comportamenti sessuali per occuparsi più strettamente di problemi politici, nei giorni scorsi c'è stata l'uscita di Schifani, che approfittando dell'assenza di Napolitano per una visita all'estero, ha fatto affermazioni fuori luogo su elezioni anticipate ben sapendo che nè lui nè il Presidente della Repubblica non possono decidere in merito. Sabato arriva Fini che in un discorso ufficiale usa un termine volgare, dando dello stronzo a chi usa parole di troppo nei confronti degli immigrati. Certo parole ormai di uso comune ma che in bocca ad un presidente della camera stonano oltre ad essere profondamente diseducative. Quello delle parole volgari è una tecnica usata spesso da Berlusconi per offendere gli avverasi politici da coglioni, a imbecilli, ad altri epiteti di basso livello che mostrano disprezzo per chi ha idee diverse dalle sue. Passando poi dai comportamenti personali alle iniziative puramente politiche la situazione non migliora e si prosegue nel decadimento soprattutto per certi interventi che poco hanno a che fare con la ideologia politica. Come non inquadrare in questo genere di comportamenti le iniziative del ministro Brunetta che oltre offendere i pubblici dipendenti, oltre che prendersela con i piu' deboli, altro non ha saputo fare mostrando anche lui una dialettica discutibile e una capacità di intervento veramente invvovativa. Nei giorni scorsi poi si è avuta la notizia della caccia al clandestino di cui si stanno facendo promotori alcuni comuni del nord che organizzano veri e propri rastrellamenti o che incitano la cittadinanza a prodigarsi per stanare questi poveracci fuggiti dai propri paesi ridotti sull'orlo della fame grazie al mondo occidentale. Iniziative alle quali si sperava di non assistere più dalla fine del nazzismo. Nel frattempo, nel pieno di una crisi economica senza precedenti con centinaia di migliaia di nuovi disoccupati, il governo di che cosa si occupa ? Di privatizzare l'acqua per mano del ministro Ronchi e di tentare di abolire la pausa pranzo durante l'orario di lavoro da parte del ministro Rotondi. Il primo provvedimento rientra nello smantellamento dello stato e dei beni e servizi pubblici a favore del privato, il secondo ha tutta l'aria di una sortita per salire agli onori della cronaca. Tutti segnali del basso profilo che contraddistingue questa maggioranza ma tutta la politica in generale considerato quanto sia latitante l'opposizione nel dare risposte efficaci ed incisive per contrastare un decadimento inarrestabile.

Nessun commento: