domenica 15 novembre 2009

D'Alema dovrebbe rifiutare

Un governo ed una maggioranza come quella attuale va contrastata su tutti i fronti possibili senza scendere a compromessi di nessun tipo. Non si può dialogare o confrontarsi con chi ha una sola ed unica idea che è diventata un'ossessione: quella di salvaguardare il suo capo dai processi a cui dovrebbe sottoporsi se fosse un cittadino comune. Con una maggioranza che ha la sfrontatezza, dopo che la bocciatura di una legge incostituzionale come il Lodo Alfano, di ripresentare un decreto che stabilisce per legge la durata dei processi pena l'estinzione del processo stesso, non è possibile nessun dialogo e nessun confronto. Qualunque dialogo si arrivasse ad instaurare si potrebbe interpretare come una sorta di riconoscimento dell'operato di governo. Il confronto è possibile con le idee, con i principi, con gli ideali, ma non certo con chi difende a spada tratta un solo uomo mettendo tutti i problemi del paese in secondo piano. Proprio per questi motivi ritengo che Massimo D'Alema dovrebbe rifiutare la candidatura a ministro degli esteri della Ue, una candidatura appoggiata dallo stesso Berlusconi. Come può un uomo di sinistra accettare un incarico del genere con il parere favorevole di un governo come quello attuale, sinceramente non lo capisco se non con il desiderio di mettere sotto il sedere una poltrona di prestigio. Poichè ritengo impossibile un confronto politico con una maggioranza che non ha idee, che non ha progetti politici ma che vive sulle uscite estemporanee del suo capo incontrastato, unico modo per costrastare Berlusconi e company è quello di andare esattamente nella direzione opposta della sua. Qualunque siano le sue proposte. Tre governi del cavaliere sono stati sufficienti per capire che l'obiettivo principale è quello di distruggere la democrazia e la costituzione per arrivare ad un potere incontrastato possibilmente anche senza l'intoppo del parlamento. Contro questo piano non si discute, non si collabora ma si dice semplicemente no ad ogni proposta. E' l'unico modo per contrastarlo. Ecco perchè D'Alema dovrebbe rfiutare l'incarico che anche il presidente del consiglio vorrebbe affidargli.

1 commento:

carladidi ha detto...

...dello stesso parere!