lunedì 11 aprile 2016

Tre civette sul comò .....


Se domani ci fossero le elezioni sarebbe una bella gatta da peare per il cittadino italiano che ha a cuore le sorti del proprio paese ormai completamente allo sbando. Si dovrebbe decidere fra tre personaggi, ognuno dei quali a modo suo inaffidabile per il governo di un paese moderno che aspira a collocarsi fra i grandi del pianeta. La scelta dovrebbe cadere fra questi tre leader che hanno stravolto la politica proseguendo di fatto l'opera berlusconiana: la completa rottamazione del partito politico, il fondamento e pilastro della democrazia, per passare a formazioni politiche ad personam nella quali ciò che conta è il leader, il capo.
Dei tre probabilmente il più defilato è Grillo che di fatto guida si un movimento, ma in realtà non è impeganto in prima persona nella competizione politica e non si candida per alcuna poltrona. Certo è che lui, insieme alla mente del movimento 5 stelle e cioè Casaleggio, sono la guida sprituale del movimento e intervengono sia per fornire le direttive dell'azione politica sia per riprendere fino ad arrivare all'espulsione di coloro che in qualche modo si discostano dalla linea politica dettata dalla Casaleggio Associati. Il buon Grillo ogn tanto ne combina una sfruttando la sua doppia personalità, quella del comico e quella del politico, per cui quando esterna il suo pensiero non si sa mai se sia il politico che parla o il comico. Domenica scorsa ha ironizzato sulla sua figura distribuendo a qualche adepto del movimento il "proprio corpo" sotto forma di grilli fritti. Affidare il paese ad un movimento che obbedisce agli ordini di un personaggio simile forse sarebbe un vero e proprio shock ma forse anche il modo per definitivamente far scendere nel baratro il paese.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, non perde occasione per mostrare i muscoli e la sua indole fascista mascherata da felbe e camice verdi. E' ossessionato dalla caccia all'extracomunitario e dal pericolo di un'invasione di disperati che fuggono dai territori dove abbiamo portato la guerra e dove lui non esiterebbe a portarla ancora. La sua ossessione sommata ad una "ignoranza" cronica e ad un populismo senza confini lo ha fatto sbroccare ieri contro il "povero" Presidente della Repubblica che semplicemente parlava di vini e di frontiere relative alle esportazioni del nostro prodotto principe. Ma alla parola frontiere il "duro" Salvini si è scagliato contro Mattarella ricoprendolo di insulti interpretando il suo discorso come la volontà di aprire le frontiere. Insomma possiamo affidarci a chi non è capace nemmeno di distinguere quando si parla di vino, di pasta o di esseri umani ?
E infine il terzo della triade: Matteo Renzi il presunto rottamatore. Lui sta al governo ed a differenza degli altri tre è forse più facile giudicare il suo operato. Certo si può essere favorevoli o contrari alle riforme che sta portando avanti "imponendole" al paese ma come si può accettare che metta in atto la più invasiva riforma della Costituzione Italiana portandola avanti da solo in completo isolamento, rifiutando il confronto con le opposizioni e soprattutto con un parlamento eletto con una legge incostituzionale. E che dire della personalizzazione del prossimo referendum proprio su questo stravolgimento della costituzione, trasformandolo in un referendum sul governo ed in particolare proprio su se stesso. Insomma le riforme ed i provvedimenti che sta portando avanti questo governo possono essere più o meno condivisibili nella sostanza, ma certamente le modalità attraverso le quali sono approvate dimostrano, se ce ne fosse bisogno, l'insofferenza per la democrazia e per le istituzioni, sulle quali si fonda la democrazia stessa, da parte del capo del governo. Insomma come gli è stato detto proprio durante l'ultima direzione del partito, Matteo Renzi è semplicemente un arrogante che non ha la statura da uomo di governo, ma soprattutto appare molto incline al favorire imprese ed imprenditori senza scrupoli come dimostrano le ricente vicende relative alle trivelle ed allo sfruttamento di Tempa Rossa.
 

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