venerdì 23 agosto 2013

Il festival dei deliranti: dal Pdl al Pd passando per il M5S


Saranno gli effetti di un'estate anomala con un pochi giorni di caldo vero ed un mese di agosto nel quale le oscillazioni termiche sono notevoli. Spesso nei telegiornali abbiamo ascoltato quali possano essere gli effetti devastanti di escursioni termiche di questo tipo ed in questi giorni se ne hanno le prove concrete. Mentre il parlamento è in vacanza ed il governo sopravvive in attesa di affrontare tutte le questioni rimandate negli scorsi mesi, la politica non stacca la spina ed offre uno spettacolo da manicomio in un paese è la rappresentazione vivente di un manicomio. La schizofrenia si è impadronita del mondo politico ed il cittadino assiste esausto, esterreffatto e schifito a questo spettacolo sempre più delirante. In una ipotetica classifica delle dichiarazioni da delirio puro la palma naturalmente va a quelli del Pdl che, ormai in preda ad un raptus compulsivo, sparano bordate di grosso calibro. Ecco che cosa ha detto oggi Rotondi sempre a riguardo del proprio capo condannato: «Non ci sarà un solo senatore del PdL pronto a perdere l'onore. Quando hanno fatto il governo con noi, i democratici sapevano che il nostro leader è Berlusconi. Ora collaborino ad assicurare la sua agibilità politica come farebbero Togliatti e tutti i grandi del Pci che mai hanno votato un'autorizzazione a procedere per un avversario»  L'ex ministro parte con una affermazione che potrebbe anche sembrare sensata relativa al fatto che il Pd sapeva con chi andava a formare un governo, ma poi si avventura nello scomodare addirittura Togliatti e i grandi del Partito Comunista. Conclude con delirio puro facendo passare il voto che ci sarà sul condannato come un'autorizzaione a procedere, mentre si tratterà semplicemente di una presa d'atto di una condanna e della consequente esclusione dal parlamento in virtù della stessa legge approvata da tutto il Pdl ed anche da Rotondi. Quelli del Pdl per tentare di salvare l'insavabile si avventurano in dichiarazioni che non fanno altro che farli sprofondare ancora di piu' nella melma nella quale gia' sono mezzi affogati. Secondo posto in questa ipotetica classifica del delirio conquistato dal Grillo del Movimento 5 stelle che oggi si è avventurato nel chiedere nuove elezioni subito. Il principale responsabile della situazione politica attuale, dopo per mesi aver dichiarato la in costituzionalità della legge elettorale denominata porcellum, ora vorrebbe che si andasse al voto subito anche con questa legge. Nel suo delirio il comico immagina il M5S vicente anche con questa legge e quindi in ragione di questa convinzione intende andare al voto. Ammesso che questa convinzione sia veritiera (ma sappiamo benissimo che al Senato con questa legge nessuno vincerà mai) il fulcro del ragionamento è questo: poichè io sono convinto di vincere andiamo al voto e poco importa se con una legge che non garantisce la democraticità del voto. Un ragionamento di puro interesse politico, un ragionamento insomma da classico partito della casta, quella casta da sempre combattuta da Grillo e alla quale sembra ora affiliare il proprio movimento. Al terzo posto infine si può tranquillamente posizionare il Pd, che in queste ore di barcamena a chiedere il rispetto della legalità dopo aver formato un governo con il partito che ha nel suo leader il politico più illegale della storia della repubblica ma anche del pianeta. Che cosa si aspettava il Partito Democratico che il condannato con tutti i processi che ha in corso non finisse finalmente in una condanna ? e che si aspettava che i suoi galoppini tranquillamente lo togliessero di mezzo senza colpo ferire ? Una volta scesi al compromesso per mettere in piedi un governo completamente antidemocratico in quanto non votato da nessuno, stava nella logica delle cose che da parte dei rivali di sempre, i fedeli del condannato, ci fosse l'aspettativa di una comprensione da parte di quelli del Pd. Ed ora tutto questo agitarsi in nome della legalità appare veramente ridicolo.

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