lunedì 1 luglio 2013

Siamo seduti su una polveriera .... ma i partiti italiani hanno altro a cui pensare


La società alla quale abbiamo dato vita è ormai una polveriera che potrebbe esplodere da un momento all'altro. I focolai sono ormai innumerevoli ed in ogni angolo del mondo a dimostrazione del completo fallimento del capitalismo, il modello di sviluppo che ha preso il sopravvento nonostante le rivoluzioni che hanno riempito la storia dell'umanità. La crisi economica scoppiata proprio grazie alla crisi del capitalismo sta mettendo in luce tutta la precarietà della società civile, una precarietà che si manifesta secondo modalità diverse a seconda del paese o dello stato dove si sviluppa.
Le rivoluzioni del nord africa. L'Egitto è stato il simbolo delle rivoluzioni che hanno percorso il nord africa fornendo l'illusione che qualcosa finalmente stesse cambiando proprio a partire da questo paese, la cui storia antica ne fa uno dei focolai della civiltà. In realtà questa rivoluzione, come altre in atto, sta mostrando tutti i propri limiti in virtù dell'onnipresente integralismo islamico dilagante in quella regione del mondo che abbraccia anche il medio oriente. Gli egiziani, dopo aver defenestrato il dittatore Mubarak, sono caduti nel tranello di affidarsi ai fratelli mussulmani ed oggi, stanchi di pagare le consequenze di questo errore, sono scesi a milioni in piazza per scacciare dal potere questa gente che ha il pallino di mischiare le leggi della religione con la legge del vivere civile. Ecco allora una seconda rivoluzione. Ma la fortuna dell'Egitto è quella di avere un esercito democratico che davvero serve la nazione ed il popolo, un esercito quindi che ha dato un ultimatum al governo mussulmano per andarsene secondo il volere del popolo. Purtroppo altre rivoluzioni stanno protraendosi oltre il limite, come quella in Siria, che ormai sta diventando una specie di guerra civile permanente senza che nessuno si prenda la briga di porre fine ad un massacro di donne, bambini e civili.
Il vizietto degli Usa. Mentre le popolazioni del nord africa e del medio oriente sono alla disperazione e tentano la loro rivoluzione, gli Stati Uniti d'America nonostante da 4 anni guidati da un presidente di colore, democratico, ed al quale è stato assegnato sulla fiducia un premio Nobel per la pace, non abbandonano il vizietto di sentirsi padroni del mondo. Sono passati dalle prove di forza degli anni della guerra fredda, a interventi più subdoli come lo spionaggio di chiunque, avversari ed amici. Tutti spiati, tutti sotto controllo, ambasciate, consiglio europeo e via dicendo. Non basta essere alleati, gli Usa non si fidano nemmeno della propria ombra salvo poi farsi uccellare da un gruppo di disperati che dirottano due aerei e li mandano a sbattere contro i grattaceli più alti di quel paese. Alla luce di questi fatti come non pensare che l'attentato dell'11 settembre non sia stato in qualche modo favorito dagli stessi servizi segreti Usa al fine di trovare la scusa buona per scatenare la guerra in medio oriente ? Anche quei fatti vanno rivisti ma soprattutto sarebbe cosa buona e giusta sbattere fuori dal nostro paese tutte le basi americane come si chiedeva sempre nelle manifestazioni del '68. Ma figuriamoci.
La crisi in Italia. Parlando dei fatti di casa nostra, anche se la storia dello spionaggio Usa è sicuramente un fatto che ci riguarda direttamente, la crisi non allenta la morsa ed il numero di disoccupati continua ad aumentare fino ad abbattere l'ultima paravento dietro al quale la politica nostrana si faceva scudo: il tasso di disoccupazione ha superato quello medio nella Ue ... quindi siamo passati a tutti gli effetti fra i paese che stanno peggio. A maggio i disoccupati rispetto a maggio 2012 sono 480.000 in più a conferma che la riforma del lavoro della ministra Fornero è quanto di peggio il paese potesse avere. Questo dato non lo sottolinea nessuno. Certo i più informati diranno che sono gli effetti della crisi, sicuramente, ma effetti amplificati da una riforma che di fatto ha incentivato il ricorso alla politica del licenziamento. 
I partiti italiani al lavoro. E allora davanti a questo quadro disastroso sia a livello internazionale che nazionale possiamo immaginare quale sia l'attività frenetica dei partiti nel nostro paese, tutti indaffarati a cercare soluzione alla crisi, a chiedere agli Stati Uniti spiegazioni, oltre che ad essere impegnati a livello internazionale per capire e verificare gli sviluppi delle varie crisi all'interno dei paesi del mediterraneo. Ma come ci pensate .... Ecco a cosa si dedicano i nostri partiti.
Il partito democratico ormai è continuamente impegnato a risolvere le proprie beghe interne soprattutto causate dal rampollo Matteo Renzi. Il sindaco lo scorso anno pretese le primarie per il candidato premier quando lo statuto del partito recitava che il segretario, eletto appunto attraverso le primarie, sarebbe stato il candidato premier in occasione delle elezioni. Per dare soddisfazione alle bizze di Matteo furono indette nuove primarie di coalizione ed il Renzi risultò primo fra i trombati. Ora che a settembre ci sarà il congresso del Pd per nominare il nuovo segretario, sempre il bel Matteo pretende che il segretario sia anche il candidato premier tornando  indietro sulle sue decisioni ma soprattutto non si sa in virtù di quale tornata elettorale. e poi non venitemi a dire che questo non è un infiltrato di Berlusconi.
Il Partito delle Libertà dal canto suo è impegnato a far eleggere il sostituto di Lupi alla vicepresidenza della camera, presentando come candidato niente meno che una vestale del calibro della Santachè. Pensate un po' una carica istituzionale assegnata ad una che è andata in piazza per rivendicare la sua appartenenza alla classe delle puttane, appartenenza che gli spetta di diritto per meriti sportivi, e per difendere il suo magnaccia. Se sarà eletto sembra che qualcuno presenterà una mozione per riabilitare Franco Battiato che era stato un preveggente in merito alla composizione della Camera.
Scelta civica alza la voce grazie ad una sniffata di troppo del suo leader Mario Monti al quale nemmeno Napolitano da credito, confermando le voci di una partita di roba di scarsa qualità consegnata a SuperMario. Sembra che Monti intenda far cadere il governo .... ma si spera che domattina, trascorsa la nottata, torni in se e riponga toni che non gli sono usuali.
Il Movimento 5 Stelle ormai è in preda alla famosa implosione ed oltre a perdere ogni settimana un parlamentare, perde anche consensi bruciando in circa tre mesi più della metà dei propri voti. D'altra parte si tratta di tutta gente inesperta nell'affrontare le dinamiche parlamentari, se poi a questo aggiungiamo la lobotomizzazione a cui sono stati sottoposti dal duo Grillo-Casaleggio il quadro è completo. Sembra comunque che sia stata trovata un'efficace terapia per riprendere le proprie facoltà mentali, come è stato dimostrato dalle recenti espulsioni e dalle recenti fughe di parlamentari dal Movimento.

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