domenica 28 luglio 2013

La meraviglia è il meravigliarsi


Che la ministra Kyenge diventasse la vittima di idioti razzisti era facilmente prevedibile ed era solo questione di aspettare le sue uscite pubbliche per far salire alla ribalta dei riflettori il razzismo strisciante che pervade il nostro paese da almeno venti anni. Un razzismo che non nasce per caso considerato che in Italia, ormai dal lontano 1993, continua ad occupare alternativamente la prima o la seconda posizione dei partiti più votati, una formazione politica che ha di fatto portato al potere ed al governo fascisti vecchi (An ex MSI) e nuovi (la Lega Nord). Formazioni cioè che hanno nel loro Dna proprio il razzismo e che hanno consentito l'emanazione nella scorsa legislatura di nuove leggi razziali con l'introduzione del reato di clandestinità. Un razzismo che si manifesta non solo nel voto ma anche per esempio nello sport e soprattutto nel calcio dopo l'invasione di calciatori di colore nelle squadre italiane. Un razzismo che non si è combattuto adeguatamente in questi anni nè in ambito politico, e non sarebbe stato possibile considerato che le poltrone del governo erano occupate da politici che facevano del razzismo la propria bandiera, nè in altri settori dove sarebbe stato possibile come nell'ambito sportivo. Ma se non lo si è fatto la responsabilità non è solo della politica o dei vertici sportivi ma anche e soprattutto dei cittadini. Quando in uno stadio ci sono dei cori razzisti i primi a ribellarsi o a scandalizzarsi o a reagire dovrebbero essere proprio quegli spettatori che con il loro silenzio di fatto avvallano gli idioti del buuuuuu. Ed i calciatori che, oggetto dei cori razzisti, lasciano il campo anche loro non fanno altro che darla vita a questi personaggi che purtroppo non costituiscono una minoranza. Ora che il primo ministro di colore della storia della Repubblica diventasse oggetto di queste manifestazioni era facilmente prevedibile ma non era prevedibile il silenzio di chi assiste a queste manifestazioni senza reagire con altrettanta violenza contro i lanciatori di banane o contro chi esterna con dichiarazioni orribili il proprio sentimento razzista. E fanno ridere anche le dichiarazioni di solidarietà della Carfagna, una del Pdl, una ministra che ha lavorato nello stesso governo dove erano presenti ministri della Lega e che ha approvato quella famosa legge sul reato di clandestinità. Insomma il razzismo diffuso di oggi non deve meravigliare perchè è solo uno dei frutti marci di venti anni di governo del centro destra e di un'altrettanto inconsistente opposizione del centro sinistra che non ha saputo contrastare adeguatamente la politica disastrosa di Pdl e Lega. Risollevarsi da questo ventennio non sarà facile anche perchè non sembra eessere ancora terminato e soprattutto perchè chi si presenta come un possibile nuovo non sembra avere uno spessore culturale e sociale talmente elevato da poter dar vita ad un'inversione di rotta. Le esternazioni di Grillo sul suo blog attraverso il quale lancia anatemi, offese della peggior specie contro tutti e tutto sono molte diverse dalle esternazioni razziste contro la Kyenge di questi giorni ?

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