domenica 7 luglio 2013

E' sempre più difficile trovare le parole


Quello che accade in questo paese ha veramente dell'incredibile ed ogni giorno si rimane sorpresi dall'indecenza di molti personaggi del mondo politico, soprattutto di coloro che ricoprono cariche e ruoli fondamentali soprattutto in un momento critico come questo per tutto il paese. L'indecenza però colpisce anche certi personaggi che hanno rappresentato per molti italiani in questi ultimi mesi una speranza di reale cambiamento. Oggi sono due le figure che occupano in negativo la ribalta delle cronache politiche: Beppe Grillo e Renato Brunetta. Il comico genovese sono settimane che se la prende con il presidente della repubblica ricoprendolo dei peggiori epiteti e invitandolo a dargli udienza per esporre le sue ragioni. Finalmente Napolitano ha deciso d riceverlo ed il capo del movimento 5 stelle però ha fatto rimandare l'incontro, che si doveva tenere venerdi' scorso, in quanto aveva precedenti impegni improrogabili. Oggi è stato pizzicato proprio nel bel mezzo dei suoi faticosi impegni: a bagn o nella limpide acque della sardegna. Uno schiaffo alla più alta carica istituzionale che conta più delle offese che dal suo blog puntualmente partono verso Giorgio Napolitano a dimostrazione del rispetto che il buffone ha per il presidente. A questo punto se io fossi nei panni di Giorgio lo manderei delicatamente a quel paese, ma in primis dovrebbero mandarcelo coloro che hanno affidato a questo saltimbanco il loro voto sperando in unun reale cambiamento del modo di far politica. Insieme al Grillo parlante metterei il peggior politico presente sull scena nazionale: il nano in seconda Renato Brunetta. Da quando il nanetto svolge le funzioni di capo gruppo del Pdl non passa giorno che dalla sua bocca escano delle stronzate che spararle di più grosse sembra impossibile. Oggi se l'è presa  con i presidenti di camera e senato colpevoli a detta sua di essere dei comunisti incalliti. la prima per aver finalmente mostrato un atto di non servilismo nei confronti di Marchionne , il secondo per aver paventato una maggioranza alternativa a quella attuale in caso di caduta del governo. Ha concluso poi definendo maggioranza strampalata quella che Bersani intendeva formare insieme ai grillini senza rendersi conto che non c'è niente di più strampalato della maggioranza di cui lui fa parte. Una maggioranza che nessuno ha votato e che governa grazie al trafimento messo in atto da tutti coloro che siedono in parlamento nei confronti degli elettori, lui compreso. Difficile ancora parlare di politica in Italia in queste condizioni e con questi uomini ... si fa per dire.

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