mercoledì 17 luglio 2013

I poveri salgono al 15,8% della popolazione .... ma il governo non ne sa niente


Che un governo ignori quello che i funzionari dei suoi ministeri stiano facendo è gravissimo, che un rappresentante delle istituzioni si eserciti in esternazioni razziste è vergognoso, che in un paese il voto democratico di milioni di cittadini sia tradito è destabilizzante, ma alla fine i reali problemi sono altri. In questo periodo storico il cittadino medio si deve scontrare con la crisi economica da una parte e con la politica dall'altra incapace di governare la crisi stessa ed incapace di fare gli stessi sacrifici che poi sono richiesti ai cittadini. Questo è ciò che accade ormai nel nostro paese orami da oltre venti anni ed oggi siamo arrivati alla resa dei conti. Dopo anni di gestione allegra e sconsiderata della cosa pubblica, la crisi ha aggravato in maniera pesanti gli effetti di tanta sconsideratezza ed oggi nel nostro paese oltre ad aumentare la disoccupazione aumenta in maniera esponenziale il numero di poveri ed indigenti. Siamo arrivati a toccare la soglia del 16% con un aumento medio di un punto percentuale annuo. Questo è il problema dei problemi, quello che rende insopportabile tutto il resto soprattutto perchè in questi mesi di governo dalle larghe intese, si parla di tutto ma oltre a rimandare certi provvedimenti, oltre ad occuparsi di problemi che con il lavoro e la crisi economica hanno ben poco a che fare, per il resto non si sta facendo assolutamente niente. Sembra proprio che il cammino del governo sia stato disseminato in maniera opportuna di tante piccole bombe ad orologeria che stanno esplodendo nei modi e nei tempi opportuni per evitare che si parli e si discuta dei problemi reali. Fra i processi del plastificato, i rinvii di decisioni importanti, le esternazioni di personaggi come Calderoli e company, le dichiarazioni di Renzi ed altri ambigui personaggi del Pd, le faccende internazionali gestite maldestramente, non c'è mai un momento di tregua durante il quale ci si possa concentrare sui problemi del lavoro e degli effetti della crisi economica. Certo è che se un ministro degli interni ed un ministro degli esteri sono completamente ignari delle attività dei propri collaboratori che lavorano all'interno del ministeri, come si può pretendere che un ministro dell'economia o del lavoro sia a conoscenza delle difficoltà economiche nelle quali si trova la maggioranza delle popolazione. Anche lui può tranquillamente dichiarare "La crisi economica ? La disoccupazione ? mi sono state tenute nascoste .... qualcuno la pagherà cara .. cadranno molte teste". Ormai la politica del io non ne sapevo niente è diventata una prassi per i politici italiani.

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