Il tizio del consiglio si è circondato di ministri insignificanti che, a parte Tremonti e Maroni, non hanno le idee, la capacità e la professionalità necessarie per ricorpire incarichi così importanti soprattutto in un momento di emergenza come l'attuale periodo storico. Le loro dichiarazioni e le loro interviste sono, nella migliore delle ipotesi, piene zeppe di frasi fatte e prive di contenuti sempre più simili ad una lezioncina impartita loro dal capo supremo e completamente prive di contenuti personali e proprie elaborazioni. Quando poi non si trascende nell'ignoranza e nell'incompetenza più totali come nel caso di Brunetta che ad Anno Zero scambiò un semplice monitor televisivo con uno schermo touch screen o nel ben più calmoroso comunicato della Gelmini che si complimentava per la realizzazione del famose tunnel da Ginevra al Gran Sasso per l'esperimento sulla velocità dei neutrini. Il tutto in perfetto stile Berlusconiano che non tollera contrapposizione o critiche e che, abituato alla gestione dittatoriale delle sue aziende, pretende che tutti esaguano pedissequamente i suoi ordini. Non è un caso che Tremonti sia in peino contrasto con il capo del governo. Non sfugge a questa regola nemmeno il ministro Sacconi, forse il più insignificante dei ministri del governo di centro destra, che sa dire solo cose ovvie o prive di senso. Le sue ultime dichiarazioni hanno sollevato un vespaio ma se si analizza la situazione attuale come non dare ragione al ministro che ha semplicemente detto una cosa ovvia. L'economia del paese va a rotoli. Sono di oggi le notizie circa l'inflazione che sale al 3,4%, che lo spread supera quota 400, che i titoli di stato hanno superato la quota fatidica del 6% dei tassi di interesse, che la disoccupazione ha raggiunto l'8,3% con una punta del 29,3% fra i giovani (uno su tre non lavora). E per constrastare questa situazione disastrosa una delle maggiori misure che il governo si appresta a varare che cosa riguarda ? I licenziamenti e lo statuto dei lavoratori nel senso che si intendono agevolare i licenziamenti da parte delle aziende in crisi e dare modo di aggirare i vincoli posti dallo statuto dei lavoratori. Questa è la ricetta del governo. Aumentano i disoccupati ed allora si consente di licenziare più facilmente. Proprio quando si fanno sentire i primi effetti dell'aumento dell'Iva varato ad agosto che come al solito nel nostro paese ha dato origine a fenomeni di speculazione. Ed in questo clima in cui un governo si appresta a varare norme per incentivare i licenziamenti proprio mentre la disoccupazione raggiunge livelli mai raggiunti sembra tanto strano che a qualcuno scappi la pazienza e si metta ad organizzare gesti sconsiderati ? Certo che no ... quando un governo agisce come il nostro scaricando il peso della crisi e i sacrifici necessari per tentare di risollevarsi tutti sul ceto medio basso, sui lavoratori dipendenti e sui pensionato non dando ascolto al disagio sociale dei giovani e dei disoccupati non è difficile pensare che qualcuno per far sentire la propria voce ricorra anche alla violenza. Ma attenzione non è violenza quello di uno stato che non solo ha incentivato la disoccupazione ma mette a rischio anche il posto di lavoro di coloro che ancora non lo hanno perso solo per agevolare le imprese e fregandosene deic eti sociali più deboli. Insomma Sacconi, come al solito, ha detto una cosa ovvia e sinceramente non capisco chi si scandalizza alle sue parole piuttosto che fare qualcosa di concreto per contrastare l'azione scellerata di un governo dissennato.
lunedì 31 ottobre 2011
Tante polemiche per una semplice ovvietà
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1 commento:
Sacconi.
Dice di aver paura di una nuova ondata di violenza eversiva.
E' riuscito solo ora a capire cosa gli aveva scritto Marco Biagi prima di essere assassinato ?
Che schifo.
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