Non si può dire che a questo governo manchi la fantasia e soprattutto non si può negare che l'asse Pdl-Lega sia solido più che mai. Più di una volta la Lega in questa legislatura è venuta in soccorso al Pdl e a Berlusconi tradendo i propri ideali di partito della legalità, oggi compie un altro passo per dare una mano al governo di cui fa parte. Certo poco importa se con questo passo conferma anche la propria natura di un partito di destra e fascista, un nuovo fascismo già evidente ai più acuti osservatori ma che ieri si è manifestato in tutta la sua chiarezza. Veniamo ai fatti. Erano trascorse poche ore da quando Berlusconi aveva candidamente dichiarato che il decreto sviluppo non era alla fine così urgente e poteva aspettare, infischiandosene del nuovo appello lanciato da confindustria, sindacati, banche (si vero una strana accozzaglia di entità diverse che difendono interessi diversi) tutti concordi, sicuramente con motivazioni diverse, sul fatto che il governo doveva agire per rilanciare lo sviluppo del paese. Berlusconi aveva dicharato che non c'erano soldi e, ancora una volta smentendo il suo ministro dell'economia, affermava che senza soldi non sarebbe stato possibile varare nessun decreto. Incredibile come questo governo e questa maggioranza modifichino le loro posizioni nell'arco di giorni o di ore. A queste dichiarazioni ecco ancora una volta venire in soccorso del tizio del consiglio, la Lega Nord per mezzo del suo ministro e futuro leader Maroni. Il ministro avrebbe dovuto riferire al Senato in merito agli scontri di sabato a Roma e proporre una serie di interventi legislativi speciali per .... limitare la libertà dei cittadini a manifestare il proprio dissenso verso questo governo incapace di governare. Ed ecco uscire dal cilindro del fantasioso ministro una proposta che risolve in un colpo solo anche il problema della mancanza di soldi. La proposta è che si potrà manifestare ed orgnizzare un corteo solo pagando una fidejussone che garantisca su eventuali danni provocati dai manifestanti. Geniale no ? In questo modo in governo conta di racimolare un bel gruzzoletto che possa impedire di adottare l'unico provvedimento serio che potrebbe alleviare in parte le difficoltà economiche del paese, la patrimoniale. Non importa chi vada a manifestare se i black block, i poliziotti, o le badanti che rivedicano la libertà di sposare il pensionato novantenne, chi intende orgnizzare una manifestazione deve pagare. In questo modo si evitano anche ulteriori problemi come per esempio le continue proteste degli studenti nei confronti dei tagli alla scuola e delle pseudo riforme Gelmini, non credo che gli studenti abbiano risorse economiche sufficienti per potersi permettere una balzello simile. A questo punto si potrebbe anche pensare che l'adozione da parte del governo di provvedimenti e decreti contro il ceto medio basso e contro i lavoratori possa alla fine diventare un business: più scontento si crea, più la gente scende in piazza a manifestare, più il governo incassa ... non c'è che dire un bel giro di affari. Certo c'è il rischio che alla fine solo chi ha disponibilità economiche sia anche in grado di organizzare cortei e manifestazioni, ma forse nel mettere a punto il provvedimento si potrebbero definire delle tariffe sulla base del patrimonio dell'organizzatore. Una domanda sorge spontanea: Maroni è a conoscenza del fatto che il presidente del consiglio intende portare in piazza milioni di persone per occupare il palazzo di giustizia di Milano ? Farà pagare anche lui spero o applicherà uno sconto speciale. Comunque scherzi a parte queste non è altro che l'ennesima dimostrazione di come lentamente, ma nemmeno tanto, siamo entrati nel pieno di un regime che mal digerisce le contestazioni e le proteste e non si vergogna di utilizzare 300 giovani delinquenti (e non tremila mi dispiace) che potevano essere fermati prima che scatenassero l'inferno, per giustificare provvedimenti e leggi degne di uno stato fascita e totalitario.
mercoledì 19 ottobre 2011
Berlusconi: "Non ci sono soldi" .. Maroni risponde: "Te li trovo io"
Non si può dire che a questo governo manchi la fantasia e soprattutto non si può negare che l'asse Pdl-Lega sia solido più che mai. Più di una volta la Lega in questa legislatura è venuta in soccorso al Pdl e a Berlusconi tradendo i propri ideali di partito della legalità, oggi compie un altro passo per dare una mano al governo di cui fa parte. Certo poco importa se con questo passo conferma anche la propria natura di un partito di destra e fascista, un nuovo fascismo già evidente ai più acuti osservatori ma che ieri si è manifestato in tutta la sua chiarezza. Veniamo ai fatti. Erano trascorse poche ore da quando Berlusconi aveva candidamente dichiarato che il decreto sviluppo non era alla fine così urgente e poteva aspettare, infischiandosene del nuovo appello lanciato da confindustria, sindacati, banche (si vero una strana accozzaglia di entità diverse che difendono interessi diversi) tutti concordi, sicuramente con motivazioni diverse, sul fatto che il governo doveva agire per rilanciare lo sviluppo del paese. Berlusconi aveva dicharato che non c'erano soldi e, ancora una volta smentendo il suo ministro dell'economia, affermava che senza soldi non sarebbe stato possibile varare nessun decreto. Incredibile come questo governo e questa maggioranza modifichino le loro posizioni nell'arco di giorni o di ore. A queste dichiarazioni ecco ancora una volta venire in soccorso del tizio del consiglio, la Lega Nord per mezzo del suo ministro e futuro leader Maroni. Il ministro avrebbe dovuto riferire al Senato in merito agli scontri di sabato a Roma e proporre una serie di interventi legislativi speciali per .... limitare la libertà dei cittadini a manifestare il proprio dissenso verso questo governo incapace di governare. Ed ecco uscire dal cilindro del fantasioso ministro una proposta che risolve in un colpo solo anche il problema della mancanza di soldi. La proposta è che si potrà manifestare ed orgnizzare un corteo solo pagando una fidejussone che garantisca su eventuali danni provocati dai manifestanti. Geniale no ? In questo modo in governo conta di racimolare un bel gruzzoletto che possa impedire di adottare l'unico provvedimento serio che potrebbe alleviare in parte le difficoltà economiche del paese, la patrimoniale. Non importa chi vada a manifestare se i black block, i poliziotti, o le badanti che rivedicano la libertà di sposare il pensionato novantenne, chi intende orgnizzare una manifestazione deve pagare. In questo modo si evitano anche ulteriori problemi come per esempio le continue proteste degli studenti nei confronti dei tagli alla scuola e delle pseudo riforme Gelmini, non credo che gli studenti abbiano risorse economiche sufficienti per potersi permettere una balzello simile. A questo punto si potrebbe anche pensare che l'adozione da parte del governo di provvedimenti e decreti contro il ceto medio basso e contro i lavoratori possa alla fine diventare un business: più scontento si crea, più la gente scende in piazza a manifestare, più il governo incassa ... non c'è che dire un bel giro di affari. Certo c'è il rischio che alla fine solo chi ha disponibilità economiche sia anche in grado di organizzare cortei e manifestazioni, ma forse nel mettere a punto il provvedimento si potrebbero definire delle tariffe sulla base del patrimonio dell'organizzatore. Una domanda sorge spontanea: Maroni è a conoscenza del fatto che il presidente del consiglio intende portare in piazza milioni di persone per occupare il palazzo di giustizia di Milano ? Farà pagare anche lui spero o applicherà uno sconto speciale. Comunque scherzi a parte queste non è altro che l'ennesima dimostrazione di come lentamente, ma nemmeno tanto, siamo entrati nel pieno di un regime che mal digerisce le contestazioni e le proteste e non si vergogna di utilizzare 300 giovani delinquenti (e non tremila mi dispiace) che potevano essere fermati prima che scatenassero l'inferno, per giustificare provvedimenti e leggi degne di uno stato fascita e totalitario.
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