lunedì 24 ottobre 2011

Berlusconi sbeffeggiato e commissariato


Il livelllo di credibilita' del nostro governo ha raggiunto ormai i bassifondi anzi i soetterranei e nessuno ha piu' nemmeno la capacita' di nasconderlo o di mascherarlo con grasi di circostanza. Anni di battute, di barzellette, di cucu' e di corna, tutti atteggiamenti degni della goliardia piu' sfrenata, hanno portato Silvio Berlusconi e con lui il paese intero, ha contare in Europa come il due di bastoni quando briscola e' coppe. Tutto questo anche perche' a questi atteggiamenti da studente universitario fuori corso, non hanno fatto seguito delle azioni incisive e sostanziali nel momento in cui ce n'era un bisogno impellente. Il governo ha caracollato per tre anni tentando di convincere il paese che la crisi era un'immaginazione comunista nascondendo in questo modo la propria incapacita' di governare l'emergenza e di porre qualche baluardo al dilagare della disoccupazione e della recessione. Oltre alla propria incapacita' Berlusconi ha tenuto impegnato il parlamento e tutta la politica italiana nel tentativo di approvare leggi che lo tenessero al riparo dalla giustizia che lo rincorre a causa delle sue malefatte continue. A luglio, in presenza di un debito pubblico dilagante (ereditato si dal passato ma anche fatto fruttare corposamente dalla maggioranza di centro destra), sono dovuti intervenire BCE e Unione Europea da una parte in sintonia con il Presidente della Repubblica che hanno costretto l'emanazione dei due dreceti in merito alle altrettanto manovre economiche. Provvedimenti che da soli gia' si sapeva non avrebbero esaurito la loro funzione se non poi in presenza di norme che favorissero lo sviluppo altrimenti ucciso dai tagli messi in campo con i provvedimenti di luglio ed agosto. Nemmeno sul decreto sviluppo il governo e' stato capace fino ad ora di intervenire e solo una settimana fa il capo del governo dichiarava che tale decreto non era urgente. Berlusconi si e' presentato alla riunione di Bruxelles baldanzoso e tracottante come sempre dichiarando come lui non fosse mai stato bocciato nella sua carriera imprenditoriale. Ed infatti la bocciatura non e' arrivata, ma sono arrivati i pesci in faccia della Merkel e di Sarcozy che hanno rimandato a casa il cavaliere con una nota sul quaderno da riportare mercoledi' firmata dai suoi tutori e con scritto esattamente che cosa avrebbe dovuto fare il governo italiano fra oggi e domani: la riforma delle pensioni. Ed ora che farà il buon superindagato del consiglio ? La cosa più saggia che potrebbe fare sarebbe quella di andarsene a casa ma in questo stato di cose se chi gli sta vicino non lo abbandona e se qualcuno lo fa viene subito rimpiazzato da qualcuno che gli stava lontano, sarà difficile uscirne. Ora la riforma delle pensioni che poi più che riforma si tratta di far andare in pensione i lavoratori il più tardi possibile, è quanto l'europa chiede per sborsare soldi e mantenerci a galla e sarà difficile dire di no considerato che abbiamo un governo ed una maggioranza incapaci di fare proposte alternative che magari consentano una riforma pensionistica più soft. Il risultato comunque è che in Italia ormai non governa più la maggioranza di centro-destra ma l'Unione Europea tanto è vero che Bossi e la Lega stanno organizzando una manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni, ora dove mai si è visto un partito che fa parte di una coalizione di governo manifestare contro il governo di cui fa parte ? Se la Lega intende non far passare gli interventi sulle pensioni ha a disposizione uno strumento molto semplice: votare no in consiglio dei ministri e se non basta uscire dalla coalizione di governo, ma questa è politica e democrazia ed è vero che non si può parlare di democrazia in casa della lega.

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