sabato 15 ottobre 2011

Da liberatori dalla Casta a emeriti rappresentanti della Casta


L'ennesima e forse ultima, ma troppe volte è stata evocata la fine per cui meglio dirlo sottovoce alla Marzullo, sceneggiata è andata in onda sul palcoscenico di Montecitorio per poi proseguire a Palazzo Chigi. Certamente è ormai tramontata l'era del duo BeBo che si era presentato al paese come la coppia che avrebbe spazzato via la Casta, che avrebbe sovvertito il modo di fare politica della prima repubblica mettendo al primo posto gli interessi del cittadino comune. Non più ribaltoni in perfetto stile democristiano e socialista, non più attaccamento alle poltrone come se fossero state incollate al deretano di chi le occupava con due mani di Attack, niente di tutto ciò. Queste erano le promesse ma ora, dopo 17 anni di presenza della strana coppia, dopo che negli ultimi 10 anni i BeBo hanno governato per 8 anni, possiamo senz'altro dire che la Casta è come il Capitalismo: fagocita tutto e ingloba tutto. La strana coppia è diventata l'esempio più lampante di come la politica difenda se stessa, i propri privilegi e le proprie poltrone. I due hanno superato di gran lunga la vecchia DC, il vecchio PSI di Bettino Craxi e si sono meritati l'appellativo di leader, di maggiori rappresentanti del modo peggiore di fare politica. In tre giorni hanno dato al paese ed al mondo intero la più classica delle rappresentazioni su come la politica sia autoreferenziale, di come possa fregarsene del paese, delle sue difficoltà, dei suoi problemi reali e tutto questo nel corso della più grave crisi economica e del capitalismo che il mondo intero abbia mai vissuto. La farsa in tre atti è andata in onda da mercoledì a venerdì seguendo un copione di vecchia memoria: mercoledì 13 il governo e la maggioranza cadono su un provvedimento importante come l'approvazione del bilancio consuntivo dello Stato, giovedì 14 il capo di governo, il Be della strana coppia, tiene un discorso vuoto e privo di contenuto alla camera mentre il gemello Bo non sa fare altro che riempire la scena con i suoi sbadigli che svolgono le funzioni di metronomo al discorso (ma d'altra parte ad un discorso vuoto non si può che rispondere con una ... bocca ed un cervello peino d'aria), venerdì 14 la coppia BeBo incassa una nuova fiducia alla camera grazie ancora ad un vergognoso mercato dei parlamentari per sopperire alle numerose defezioni della maggioranza. La giornata e la sceneggiata si conclude con il colpo di scena finale: in un momento di crisi e di taglio alle spese si promuovo due sottosegretari a vice ministro e si nominano due nuovi sottosegretari che guarda caso avevano votato a favore della fiducia. Ogni ulteriore commento è superfluo. In questo caos istituzionale si da un gran da fare il povero Presidente della Repubblica, lui si senza poteri altro che il presidente del consiglio che si lamenta continuamente di non essere in grado di governare a causa dei lacci imposti dalla costituzione. La rivoluzione è finita ... i due che avrebbero dovuto smantellare la casta, oggi a pieno titolo ne sono diventati i maggiori rappresentanti e per cambiare le cose in questo paese non rimane che dare la parola al popolo, che però se la deve prendere senza aspettare l'iter costituzionale di nuove elezioni, pena la reale distruzione dell'intero paese.


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