Con gli interventi odierni di Maroni, Di Pietro e del sindaco di Roma Alemanno, il cerchio si chiude e la strategia di un governo guidato da un sovversivo, che avrebbe voluto emulare il buon Benito con una marcia su Milano invece che su Roma, arrivera' al suo obiettivo. Per portare a termine questo piano subdolo il sovversivo ed il suo ministro dell'interno hanno trovato un alleato inaspettato: l'ex magistrato Di Pietro che e' collocato nella coalizione di centro sinistra ma che ha un'anima tedenzialmente fascista. Il disegno ora e' comunque completo. In un momento di totale sbando del governo che e' riuscito a salvarsi dalla crisi grazie alla campagna acquisti del suo capo, la manifestazione del 15 ottobre arrivava proprio a fagiolo per distrarre il paese dalle vicende della settimana appena trascorsa. E non solo la manifestazione capitava in un momento opportuno, ma anche le voci che davano per certi la presenza di frange violente che avrebbero dato vita a violenze contro cose e persone, era un'opportunita' da sfruttare. La strategia ora e' chiara: lasciare che questi gruppi di delinquenti inziassero ad agire con i loro atti vandalici, far intervenire successivamente la polizia per dare vita alla guerriglia urbana, il giorno dopo proporre leggi speciali di stampo fascista e limitare la liberta' di effettuare manifestazioni in un periodo in cui la ribellione sociale e' all'ordine del giorno. Sabato quando si potevano fermare i cosi' detti Black block si e' preferito lasciarli agire per una ventina di minuti per poi dare vita allo scontro frontale in Piazza San Giovanni, ed infine arrivare oggi alla proposta di leggi speciali ed al divieto per un mese di organizzare manifestazioni e cortei a Roma. Certo Maroni e Berlusconi non si aspettavano di ricevere un perfetto assist da Antonio Di Pietro, che prima ancora che il ministro dell'interno relazionasse alla Camera, ha proposto la riesumazione della legge Reale. Meglio di cosi' non poteva andare per il governo del sovversivo. E' difficile ora pensare che tutti questi avvenimenti non facessero parte di un piano premeditato e studiato a tavolino. E come si comportera' ora il Pd dopo che si e' scagliato giustamente contro i radicali che hanno salvato il governo la settimana scorsa, continuera' nella allenza con Di Pietro per poi cadere al primo intoppo ? nel frattempo si scopre che il tizio del consiglio due anni fa progettava una specie di marcia su Roma, da effettuare pero' su Milano ed in particolare verso il palazzo di giustizia e la sede del quotidiano Repubblica, ma anche questi fatti, di una gravita' unica che evocano il parallelo Berlusconi-Mussolini, saranno messi sotto silenzio perche' si dovra' ancora dare spazio alle violenze che 200 teppisti hanno messo in atto mentre decine di migliaia di giovani manifestavano contro il potere della finanza e delle banche. Qualcuno ancora dubita che i fascisti siano veramente scomparsi ?
martedì 18 ottobre 2011
I fascisti del terzo millennio
Con gli interventi odierni di Maroni, Di Pietro e del sindaco di Roma Alemanno, il cerchio si chiude e la strategia di un governo guidato da un sovversivo, che avrebbe voluto emulare il buon Benito con una marcia su Milano invece che su Roma, arrivera' al suo obiettivo. Per portare a termine questo piano subdolo il sovversivo ed il suo ministro dell'interno hanno trovato un alleato inaspettato: l'ex magistrato Di Pietro che e' collocato nella coalizione di centro sinistra ma che ha un'anima tedenzialmente fascista. Il disegno ora e' comunque completo. In un momento di totale sbando del governo che e' riuscito a salvarsi dalla crisi grazie alla campagna acquisti del suo capo, la manifestazione del 15 ottobre arrivava proprio a fagiolo per distrarre il paese dalle vicende della settimana appena trascorsa. E non solo la manifestazione capitava in un momento opportuno, ma anche le voci che davano per certi la presenza di frange violente che avrebbero dato vita a violenze contro cose e persone, era un'opportunita' da sfruttare. La strategia ora e' chiara: lasciare che questi gruppi di delinquenti inziassero ad agire con i loro atti vandalici, far intervenire successivamente la polizia per dare vita alla guerriglia urbana, il giorno dopo proporre leggi speciali di stampo fascista e limitare la liberta' di effettuare manifestazioni in un periodo in cui la ribellione sociale e' all'ordine del giorno. Sabato quando si potevano fermare i cosi' detti Black block si e' preferito lasciarli agire per una ventina di minuti per poi dare vita allo scontro frontale in Piazza San Giovanni, ed infine arrivare oggi alla proposta di leggi speciali ed al divieto per un mese di organizzare manifestazioni e cortei a Roma. Certo Maroni e Berlusconi non si aspettavano di ricevere un perfetto assist da Antonio Di Pietro, che prima ancora che il ministro dell'interno relazionasse alla Camera, ha proposto la riesumazione della legge Reale. Meglio di cosi' non poteva andare per il governo del sovversivo. E' difficile ora pensare che tutti questi avvenimenti non facessero parte di un piano premeditato e studiato a tavolino. E come si comportera' ora il Pd dopo che si e' scagliato giustamente contro i radicali che hanno salvato il governo la settimana scorsa, continuera' nella allenza con Di Pietro per poi cadere al primo intoppo ? nel frattempo si scopre che il tizio del consiglio due anni fa progettava una specie di marcia su Roma, da effettuare pero' su Milano ed in particolare verso il palazzo di giustizia e la sede del quotidiano Repubblica, ma anche questi fatti, di una gravita' unica che evocano il parallelo Berlusconi-Mussolini, saranno messi sotto silenzio perche' si dovra' ancora dare spazio alle violenze che 200 teppisti hanno messo in atto mentre decine di migliaia di giovani manifestavano contro il potere della finanza e delle banche. Qualcuno ancora dubita che i fascisti siano veramente scomparsi ?
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