venerdì 5 marzo 2010

Un decreto al limite del colpo di stato

L'arroganza del governo e soprattutto del suo capo si è manifestata in tutta la sua sfrontatezza nella vicenda buffa della presentazione delle liste elettorali. Forse sarebbe stato sufficiente ammettere i propri errori e chiedere un aiuto per intervenire a risolvere il problema affinchè le elezioni regionali si svolgessero normalmente. Invece subito tutta la maggioranza compatta si è lanciata in ciò che gli riesce meglio: lanciare anatemi contro la giustizia che pretende il rispetto delle regole, insinuare il dubbio del complotto, minacciare interventi in stile militaresco per far valere le proprie ragioni. Insomma una serie di sproloqui, insulti, minacce e chi più ne ha più ne metta, tutto fuorchè ammettere i propri errori. Errori che, se analizzati, non fanno altro che confermare l'insofferenza del cavaliere di arcore e dei suoi scagnozzi al rispetto delle regole democratiche, quelle regole che al contrario tutti i cittadini sono tenuti a rispettare pena delle multe salate se non addirittura delle condanne altrettanto gravose. Ed ora si cerca di porre rimedio al papocchio con un papocchio ancora più contorto, arrogante ed anche al limite della costituzionalità. Di Pietro ha reagito alla sua maniera ma non è andato molto distante dalla verità affermando che questo intervento del governo non è che una specie di colpo di stato. Il governo afferma che il decreto che sta approvando è solo un decreto interpretativo, ma in realtà eè un decreto che cambia le regole a gara terminata. Ecco i tre famigerati articoli.
Art. 1 "Il diritto all'elettorato attivo e passivo è prominente rispetto alle formalità" In sostanza le regole non servono assolutamente a niente.
Art. 2 "Eventuali irregolarità potranno essere regolarizzate entro 24 ore a partire dalla accettazione delle liste. In via transitoria le 24 ore per la Lombardia e per il Lazio partono dal momento dell'approvazione del decreto" Qui non siamo in presenza di una interpretazione, ma di una nuova regola del tutto modificata a giochi ormai terminati ... Questo è l'articolo che ha fatto dire a Di Pietro che siamo in presenza di un colpo di stato .. come dargli torto ?
Art. 3 "Si potrà dimostrare di essere stati presenti nell'ufficio competente al momento della chiusura delle liste con ogni mezzo di prova" Insomma sarà sufficiente essere nell'ufficio e quindi decade l'ora entro cui presentare le liste, poi che cosa si sta facendo nell'ufficio non ha importanza. Il buon Milioni sembra si dedicasse a scrivere sulle liste per cambiare qualche nome invece di assolvere al dovere di presentarle entro l'ora di scadenza dei termini.
Insomma la sostanza è che per riparare l'errore di una manipoli di incompetenti, si sovvertono le regole del gioco quando ormai il gioco è terminato per salvare coloro che sono risultati perdenti a causa della propria incompetenza. Questa è la democrazia tanto invocata da Gasparri, Cicchitto, Bondi, La Russa, e via dicendo ?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Al limite???
Edo...

carladidi ha detto...

ci siamo dentro di netto

Anonimo ha detto...

Democrazia significa governo del popolo.

Per cui se si vieta di esprimere un voto per un vizio di forma siamo di fronte ad un pretesto per impedire la libera espressione.

Per inciso, se non ci fosse stata la legge "ad listam" (anche se si parla di più liste, rispetto a quella più rilevante) le elezioni si sarebbero ripetute dopo un anno, a fronte di ricorso perchè non sussisteva la libertà di voto di fatto.

Un golpe si può formalizzare nel momento in cui viene approvata una legge che inibisce a qualche soggetto di esprimersi liberamente. In questo caso non sussistono tali termini.

antipolitico ha detto...

Democrazia significa governo del popolo ... appunto ma qui non governa il popolo ma un manipolo di manigoldi che si fa leggi a proprio uso e consumo .. L'UDC a Trieste non fu presente a causa di un problema analogo ma nessuno si e' scandalizzato e nessuno si e' messo a fare decreti ad hoc. Democrazia significa anche rispettare la forma che in democrazia lo ricordo è sostanza .. Si tratta di un golpe perche' mentre si cambiano le regole in corso d'opera (inutile dire che il decreto ha interpertato .. il decreto ha riaperto termini e stabilito che le firme sono valide anche senza la certezza di chi le abbia raccolte e verificate) le stesse regole sono appannaggio solo di chi detiene il potere e non di tutto il popolo che non puo' usufruirne ..