domenica 14 marzo 2010

La cronaca lo specchio del marciume politico del paese

La politica è ormai un gioco molto sporco come non lo è mai stato in questo paese e questo grazie da una parte al dittatore di Arcore insofferente alle regole democratiche, ai legacci della costituzione, al parlamento e a tutti coloro che si oppongono al suo regime, ma dall'altra parte grazie anche all'opposizione che non ha saputo controbattere questa offensiva continua allo Stato ed alle istituzioni con idee, con programmi e progetti degni di nota. Così mentre il potere mediatico di Berlusconi ha sferzato colpi distruttivi alla cultura ed alla società, dall'altra la sinistra ha finito per scendere sullo stesso piano del cavaliere dando vita alla propria sutodistruzione. Un decadimento generale che trapela anche dai fatti di cronaca quotidiani e che hanno visto una settimana nella quale i protagonisti, in senso negativo, sono stati i bambini. Si inizia con il continuo scandalo dei preti pedofili al quale il Vaticano non intende porre fine senza se e senza ma. Sconcertante l'autodifesa di un alto esponente della Santa Sede che in settimana ha dichiarato "La pedofilia è un fenomento non solo dei preti e dei sacerdoti" come a dire ... considerato che anche persone comuni si dedicano alla pedofilia ... non attacchiamo solo i sacerdoti. Bella autodifesa. Il prete come per altri versi il politico dovrebbe essere una persona al di sopra di ogni sospetto e di ogni dubbio, irreprensebile sia dal punto di vista morale che sociale, ma nel nostro paese invece sembra il contrario. A queste persone è concesso di tutto al contrario del cittadino normale che per ogni minima mancanza viene punito senza sconti. Poi si è passati alla sentenza della cassazione che sancisce l'espulsione di un clandestino anche se ha dei figli che frequentano le nostre scuole. Nessun rispetto quindi per i bambini. sei figlio di un clandestino, devi essere espulso o addirittura messo in galera insieme al genitore. Un legislazione insomma che fa la voce grossa con i deboli mentre per i potenti c'è sempre un'ancora di salvataggio o una legge ad personam come per il dittatore del governo. Ci è scappato anche il morto: un ragazzo di 13 anni morto durante un incendio scoppiato in un campo Rom nel quale non c'era nemmeno l'acqua disponibile per domare le fiamme. Gia' un problema in meno cosniderato che uno degli sport preferiti di questa maggioranza è la caccia ai poveri diavoli che occupano questi campi. Una lotta senza quartiere con sgomberi di campi, con rastrellamenti che ricordano tanto periodi storici del recente passato. Un bambino oggi ricoverato in ospedale per un'esplosione causata da lui stesso dopo aver riempito una bottiglia di polvere pirica. Insomma una sequenza di fatti che dimostrano come questi ragazzi siano abbandonati a se stessi e come questo governo si stia impegnando allo spasimo per difendere il suo capo supremo dalla galera che si merita, ma allo stesso modo lascia allo sbando i nostri ragazzi che dovrebbero rappresentare il futuro di un paese, un futuro che appare sempre piu' torbido e privo di luce.

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