venerdì 12 marzo 2010

Nemmeno nello Zimbabwe ... il paese sull'orlo del baratro

"Nemmeno nello Zimbabwe" è l'espressione usata dal direttore generale della Rai, Mauro Masi, in risposta alle pressioni del dittatore di arcore per mettere a tacere AnnoZero e Santoro. Siamo in pieno regime con il capo del governo, che dopo aver ricevuto dalla sua maggioranza l'ennesima legge per tenerlo lontano da processi a galera, si scatena contro la magistratura e la sinistra per non aver consentito al Pdl di presentare le sue liste nel Lazio. Stravolgendo in questo modo la realtà dei fatti e state certi ottenendo l'effetto voluto sulla maggioranza del popolo italiota il cui cervello è invaso dai reality. E la magistratura oggi da un altro colpo mortale alla voglia di regime e di dittatura del cavaliere di Arcore. Il Tar accetta il ricorso di Sky e Telecom contro il blocco dei talk show in periodo elettorale, una censura inaccettabile in un paese che si dichiara democratico, ma orami in Italia democrazia e costituzione sono carta straccia nemmeno buona per i bagni pubblici. Lo stesso Napolitano, sempre più deludente nelle sue esternazioni, era partecipando ad una cerimona in una università della capitale, dichiarava "Qui si respira aria buona, fuori è una bolgia", come voler abdicare e cedere le armi al clima instaurato dal nuovo dittatore. In queste ultime settimana la situazione sta precipitando ed ormai la magistratura rappresenta l'ultimo baluardo per difendere la democrazia in questo paese anche se i notano segni di cedimento perfino in questa istituzione. E' di ieri infatti la sentenza della Cassazione che stabilisce l'espulsione dei clandestini anche se hanno dei figli che frequentano regolarmente la scuola italiana, una sentenza figlia delle leggi razziste volute dai fascisti in camicia verde. In questo sfacello totale il governo tenta anche di instaurare un clima di terrore annunciando che si temono attentati o brogli in occasione della prossima tornata elettorale per le regionali. Come dire si mettono le mani avanti per eventualmente scongiurare o deligittimare un eventuale insuccesso della maggioranza di governo considerato i vari ... brogli ... che gia' sono stati messi in atto dal Pdl e dal suo capo supremo. Il Viminale ha ragione, il clima è davvero pesante e torbido, ma non per il rischio attentati, ma per l'offensiva scatenata dal dittatore di arcore e dai suoi scagnozzi alla democrazia, alle istituzioni, alla informazione, alla magistratura, all'oppoisizione insomma contro tutti coloro che ancora riescono a far girare non a vuoto quelle rotelline che hanno in testa e che hanno ben chiaro quanto il paese abbia accelerato la corsa allo sfacello. Siamo ormai sull'orlo di un baratro ed è sufficiente un lieve alito di vento per cadervi dentro senza possibilità di scampo.

1 commento:

carladidi ha detto...

....peccato che di quel beneficio ne trarrà potere anche lui!

...e la RAI?...nulla. Perchè esiste una robaccia che si chiama

commissione di controllo RAI, che cavolo vuol dire!

Che siamo una repubblichina.ina.ina.