giovedì 4 marzo 2010

Il pericolo per la democrazia viene anche dal Partito Democratico.

E' vero quello che ripete il fascista Gasparri ormai da due giorni: la democrazia e' in pericolo in questo paese. Gasparri se ne rende conto solo oggi ma in realta' la democrazia scricchiola ormai da 15 anni e da due anni a questa parte ormai cade a pezzi, uno dopo l'altro. L'ultimo governo del cavaliere di Arcore e' quello che piu' di ogni altro governo sta assestando grosse spallate alla liberta' a tutto il sistema democratico della repubblica iataliana, spallate che stanno dando i loro frutti con la complicita' degli italiani che lo hanno votato e del Partito Democratico, il piu' grande partito di opposizione o presunta tale. Se Formigoni e la Polverini saranno ammessi alla tornata elettorale del 28 marzo, questa sara' un'ulteriore grande sconfitta per il sistema democratico e per le sue regole che finiranno per valere solo per i cittadini di serie B, mentre possono essere eluse dai politici stessi che alla fine sono quelli che in parlamento stabiliscono le regole del gioco. Che cosa potranno mai pensare i cittadini che sono costretti a rispettare termini e scadenze pena multe salate e sanzioni amministrative nei confronti di un partito di maggioranza che non e' in grado di rispettare le regole e se le modifica a proprio uso e consumo ? La democrazia e' gia' a rischio anche se le elezioni si svolgessero regolarmente a causa di un sistema elettorale veramente osceno che molte regioni hanno riproposto in piena autonomia spesso partorendo sistemi ancora piu' cervellettici e antidemcoratici. Si perche' per queste elezioni regionali diverse regioni avranno una propria legge elettorale che e' piu' complessa e macchinosa della legge elettorale porcata di Calderoli. Naturalmente il sistema delle preferenze e' stato cancellato anche nelle regioni rosse con buona pace di tutti e questo gia' sarebbe un buon motivo per mandare al diavolo tutti ed il 28 marzo andare a fare una bella gita fuori porta. Per non parlare degli sbarramenti di vario tipo, che vanno dal 5 al 3% e dei famigerati premi per cui chi vince anche con solo il 40% dei voti viene premiato con un bonus per portarlo al 55%. Insomma una serie incommensurabile di porcate, questa volta pero' non commesse solo dal leghista di turno ma anche da giunte guidate dal Partito Democratico a dimostrazione che anche questo famigerato PD alla fine non e' che un ammasso di politici da strapazzo il cui obiettivo e' la poltrona, per ora regionale ma poi si vedra'. Ecco il vero pericolo per la demcrazia: andare a votare senza la certezza che la volonta popolare sia rispettata ma piuttosto contraffatta da regole dettate da leggi elettorali peggio della porcata di Calderoli. .

2 commenti:

Marcello Novelli ha detto...

Prima di parlare bisognerebbe capire di cosa si sta parlando.

antipolitico ha detto...

@Marcello Novelli ... Beh io sono sempre aperto alle critiche ... quindi spiega che cosa c'e' da capire secondo te ...