mercoledì 3 marzo 2010

La dittatura degli arroganti

Chi nutriva ancora dei dubbi sulla possibilità che questa maggioranza portasse il paese verso un vero e proprio regime è servito a dovere. Si può infatti in una paese democratico, ad un mese da una tornata elettorale, mettere il bavaglio all'informazione televisiva solo perchè questa informazione tratta argomenti di approfondimento politico ? Un provvedimento senza precedenti che riporta l'Italia in piena era fascista fornendo una interpretazione della parcondicio estremamente restrittiva e al di fuori della logica per la quale questa norma era nata. Si renderanno conto i cittadini italiani che hanno votato questa maggioranza a chi hanno consegnato il paese ? Ma questo episodio è solo il più eclatante di una escalation senza precedenti nell'attacco alla Repubblica democratica ed alle sue istituzioni. Il ministro della giustizia Alfano, colui cioè che dovrebbe difendere la magistratura e garantire la sua indipendenza, oggi si è distinto per la sua dichiarazione di guerra verso i magistrati del processo del processo Mediaset che hanno detto no al legittimo impedimento del presidente del consiglio. I giudici provocano, vogliono la guerra, non ci lasciano governare, .. sono alcune delle gravissime invettive lanciate dal ministro contro i giudici. Ma ormai l'uso quotidiano di espressioni di questo genere, le fa sembrare per la maggioranza dei cittadini teledipendenti come normali e tutto passa sotto silenzio anche da parte dell'opposizione. E che dire poi delle altrettanto gravi dichiarazioni del presidente del Senato, Schifani, in merito a quanto sta accadendo per la presentazione delle liste del Pdl nel Lazio e in Lombardia ? "Si badi alla sostanza e non alla forma" come dire ... freghiamocene della regole, tipico atteggiamento di chi si sente investito da un potere dittatoriale. Le regole ed il loro rispetto sono il fondamento della democrazia, se la seconda carica dello stato inneggia al non rispetto delle regole per garantire alla propria fazione politica di presentarsi alle elezioni, siamo in presenza di un fatto gravissimo in perfetto stile da regime.
Ed il cittadino che fa al cospetto di un tale attacco alle istituzioni ed alla informazione ? Niente. Per la televisione per fortuna ci sono trasmissioni come il Grande Fratello e l'Isola dei Famosi, per la giustizia ormai non riesce più a rendersi conto che il problema sta nell'avere dato il voto ad una delle classi politiche più corrote e più indagate della storia della repubblica, mentre per le dichiarazioni di Schifani si tratta di un'analisi troppo sottile e impegnativa per chi è abituato a spendere un euro al fine di votare per i partecipanti al Grande Fratello. Quindi tutto tranquillo, il 28 marzo si andrà a votare non si sa bene nè per chi nè per che cosa e probabilmente senza saper nemmeno come considerato che diverse regioni hanno una propria legge elettorale.

1 commento:

carladidi ha detto...

Un bordello! E La Russa?....