mercoledì 3 marzo 2010

La nuova democrazia: sostanza e non forma

Fa una certa impressione in queste ore sentire le dichiarazioni dei rappresentanti del Pdl in merito alla esclusione delle loro liste in Lazio e Lombardia. All'improvviso Gasparri afferma che è in pericolo la democrazia, Cicchitto che bisogna rispettare la costituzione, parole stonate che escono dalla bocca di coloro che non hanno la minima idea del significato di quei termini. Democrazia e costituzione proprio due entità che fino ad ieri il Pdl, guidato dal capo di Arcore, ha fatto di tutto per stracciare e distruggere. Molto più coerenti le parole del ministro della guerra, il fascista La Russa, che uscito di senno, avvisa: "Non risponderemo delle nostre azioni". Dimostra invece tutta la propria ignoranza, in fatto di democrazia, il presidente del Senato, Schifani, che afferma: "Si faccia prevalere la sostanza e non la forma" Qualcuno potrebbe spiegargli che in democrazia la forma è sostanza, guai se si trascendesse dalla forma per raggirare le regole che devono essere appunto formali e non sostanziali. Ma che volete che ne sappia il popolo del Pdl di democrazia. La componente di Alleanza Nazionale, figlia del partito fascista, teorizza proprio l'abbattimento della democrazia stessa a favore della dittatura, la componente di Forza Italia è ancora peggiore in quanto non ha nemmeno un principio o un ideale a cui ispirarsi, l'unica politica che segue questa componente è quella di obbedire ai voleri del cavaliere di Arcore. Bisogna capire questa massa di ignoranti che non è stata educata al significato delle parole che oggi usa senza nessuna cognizione. Dopo avere messo in pericolo reale democrazia e costituzione con leggi e leggine più o meno gravi e pericolose, ora che si trovano a rischio di esclusione dalle elezioni in due regioni come Lombardia e Lazio, credono che se si verificasse questa eventualità verrebbe meno proprio la democrazia in questo paese. E invece è proprio il contrario, la loro esclusione sarebbe una vera e propria vittoria della democrazia stessa in quanto non sono state rispettate delle regole che sono il fulcro di qualunque stato democratico. Nel frattempo mentre tutti sbraitano e fanno la voce grossa in nome della difesa delle democrazia, in Senato si da il via libera ad una leggina che raggira l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Non un attacco frontale come tentato qualche tempo fa, ma una norma piccola piccola (la possibilità di ricorrere all'arbitrato e non solo al giudice per risolvere le controversie sul lavoro) che invece di prendere a spallate l'art. 18 comincia a scavare intorno alle fondamenta per facilitarne l'abbattimento. E mica sono scemi questi, da una parte con manovre diversive chiedono democrazia, dall'altra scavano delle belle trappole per abbatterla lentamente.
Credo che a questo punto l'opposizione debba cambiare strategia ed anche noi cittadini che ci opponiamo a questo regime, che piano piano ci toglie l'aria, dovremmo cambiare il tiro. Forse piuttosto che protestate e lottare contro certe azioni e leggi di questo governo, converrebbe chiedere a gran voce che determinati privilegi e determinate leggi siano estese a tutto il paese e non solo fatte ad hoc per il solito privilegiato e la sua cricca. Proviamo a pensare che cosa accadrebbe se si aggirassero le regole che sono state infrante per la presentazione delle liste elettorali in Lazio e Lombardia e quindi Formigoni e Polverini fossero di consequenza ammessi alla competizione elettorale. Immediatamente dovremmo chiedere che tale raggiro fosse esteso a tutti i cittadini: quindi niente più sanzioni se si paga una tassa o una multa in ritardo ammesso che non sia possibile addirittura non pagarla; e chi ha detto che il bollo dell'auto si debba pagare dopo 12 mesi ? per analogia potremmo anche pagarlo dopo 18 o 36 mesi; e quando si stabiliscono i termini per un bando di concorso perchè rispettarli ? Si potrebbe tranquillamente presentare la domanda in qualsiasi momento. Insomma se deve prevalere la sostanza e non la forma si potrebbero eludere tutte le varie scadenze che scandiscono la nostra vita: importate sarebbe pagare le tasse non tanto quando queste debbano essere pagate ... questa è la democrazia che invocano i vari Gasparri, Cicchitto e Schifani
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