mercoledì 17 marzo 2010

Il regime censura l'informazione pubblica ma il cittadino ha ancora qualche arma per sottrarsi alla dittatura del centro destra

La situazione storica, politica, sociale, tecnologica del periodo storico che stiamo vivendo è molto diversa dagli anni venti quando nascque il fascismo. A quel tempo non esisteva la televisione, le testate giornalistiche erano molto poche e soprattutto non esisteva internet. Instaurare un regime dittatoriale come il fascismo non fu poi così tanto difficile. Oggi la situazione è diversa e il nuovo dittatore le prova tutte per tappare la bocca ai suoi oppositori con leggi e regolamenti che tendono a privare il cittadino della propria libertà. Uno degli aspetti fondamentali per instaurare un regime è il controllo dell'informazione. Il dittatore di Arcore ci sta provando in tutti i modi controllando quasi completamente il sistema dell'informazione televisivo, ma l'impresa è davvero ardua. Ha tentato di chiudere il rubinetto dell'informazione con un regolamento estrapolato con estrema fantasia dalla legge sulla par condicio, ma l'obiettivo non è stato raggiunto totalmente. Oggi siamo nell'assurda situazione che le televisioni private riprendono le trasmissioni di approfondimento politico mentre la televisione pubblica, che dovrebbe essere la televisione maggiormente accreditata per un'informazione pluralista ed obiettiva, continua ad avere il bavaglio stretto. In altri tempi questa mossa sarebbe stata sufficiente ad ottenere una censura totale dell'informazione, ma oggi non è più così semplice. Oltre alle televisioni private che sfuggono al controllo del cavaliere (poche per la verità ma per fortuna qualcuna ancora non è nelle sue mani) c'è la rete ed internet che possono in qualche modo costituire un altro canale informativo non trascurabile. E' vero che certe fasce di età di hanno facile accesso e dimestichezza con questo mezzo ma rimane pur sempre un canale attraverso il quale veicolare l'informazione. Ed ecco allora il fermento che nasce in rete per mitigare gli effetti negativi di questa censura senza precedenti in atto nel paese. Repubblica TV, il Corriere della Sera con Mentana Condicio, per rimanere in ambito televisivo, ma poi innumerevoli siti di informazione che veicolano quelle notizie che la televisione pubblica oscura totalmente rendono più difficile se non quasi impossibile una censura totale. Insomma il potere politico ed in questo caso la maggioranza di centro destra ed il suo capo hanno oscurato l'informazione pubblica proprio nel momento in cui il paese ne avrebbe più bisogno, ma ora siamo noi cittadini che abbiamo in mano il pallino e che possiamo recuperare quella informazione direttamente dalla rete. Certo questo comporta un po' di fatica, ma ci rende anche protagonisti di noi stessi. La domanda purtroppo è: quanti cittadini hanno ancora una capacità critica e di analisi delle notizie ? E quanti invece completamente oscurati dalla tv spazzatura rimarranno passivi magari anche non andando a votare ?

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