mercoledì 10 marzo 2010

Berlusconi manifesta ... contro se stesso

Da che mondo è mondo e da quando esiste la democrazia le manifestazioni di piazza e le proteste di popolo si fanno da sempre contro chi detiene il potere. Solo nei regimi totalitari, dittatoriali e antidemocratici a volte si svolgono le manifestazioni oceaniche organizzate dal regime stesso per dimostrare al popolo ed al mondo intero la propria forza ed il falso consenso. Ne sono un esempio recente le manifestazioni in Iran di appoggio al presidente Ahmadinejad oppure quelle che spesso si tengono in Cina o ancora le manifestazioni sulla piazza Rossa ai tempi dell'Unione Sovietica. Insomma il potere che manifesta è una vera e propria anomalia in democrazia ed è invece uno strumento per dimostrare un consenso che non c'è nei regimi dittatoriali. Il regime imposto da Berlusconi non sfugge a questa regola e la manifestazione indetta dal cavaliere di arcore per sabato 20 marzo non si capisce bene contro chi o che cosa sia stata indetta. Contro i giudici che hanno applicato la legge ? Contro i suoi a addetti che per faide interne fra Forza Italia e An non hanno presentato le liste elettorali in Lazio nei termini previsti dalla legge ? O contro chi si è inventato un decreto anticostituzionale e non applicabile ? Tutta l'arroganza e l'incapacità di rispettare le leggi da parte di un uomo che non sopporta le regole è venuta a galla in questa vicenda sfociata poi in un provvedimento che va contro addirittura la politica del federalismo tanto strombazzata in campagna elettorale. Infatti la materia elettorale per le regioni è di stretta competenza delle regioni stesse e quindi l'intervento del regime non poteva che essere respinto e rimandato al mittente dai giudici ai quali si è fatto ricorso per riammettere la lista del Pdl nel Lazio. nel frattempo con questa vicenda ancora una volta il governo e la maggioranza sono riusciti a distrarre il paese dai problemi seri e reali ed a meno di 18 giorni dalle elezioni regionali la campagna elettorale è incentrata sullo scontro istituzionale fra maggioranza e legge elettorale disattesa. Non si parla di altro ed i cittadini che andranno a votare ancora non sanno niente di programmi e di proposte per la propria regione. Non dimentichiamo per esempio che la regione ha competenze non trascurabili come per esempio la sanità che nel nostro paese non naviga certo in acque tranquille. E l'arroganza oltre che a livello regionale prosegue anche in parlamento dove al senato si sta discutendo il provevdimento sul legittimo impedimento, uno dei tanti tasselli di quella pseudo-riforma della giustizia che dovrebbe consentire a Berlusconi di evitare processi e galera. Naturalmente il governo fa ricorso alla fiducia usando in modo improprio uno strumento al quale bisognerebbe fare ricorso per provvedimenti di iniziativa governativa urgenti e facenti parte del programma di governo. Il legittimo impedimento è invece un provvedimento di iniziativa parlamentare e non fa parte del programma di maggioranza a meno che non si voglia far passare questo obbrorio come appunto riforma della giustizia. E ancora una volta quindi il parlamento e' impegnato a risolvere le questioni personali del capo del governo piuttosto che occuparsi di disoccupazione, della benzina che continua ad aumentare in maniera indiscriminata, o delle tasse avrebbero dovuto diminuire, insomma di tutti quei problemi che il cittadino medio conosce bene e che vede irrisolti. In questo clima il Pdl sabato 20 marzi scende in piazza .... ma contro chi e che cosa se non contro se stesso ed il suo capo incontrastato ?

3 commenti:

carladidi ha detto...

...bel manifesto....
resto convinta che più il suo muso con relativo ghigno viene pubblicato...in più ci cascano

gian ha detto...

Ormai siam messi così male che non servono programmi elettorali, o si vota per lui o si vota contro di lui. Con la difficoltà che talvolta non si riesce neanche più a capire cosa bisogna fare per essere pro o contro.
Scusate il termine, ma sembra un puttanaio.

antipolitico ha detto...

@gian Condivido il puttanaio ... ma sempre e comunque votare contro di lui ... chiunque (Lega a parte)