domenica 30 agosto 2009

Risolto il problema delle partenze dei clandestini dalla Libia

Il presidente del Milan ritorna sulla scena internazionale e rimedia l'ennesima figuraccia per il nostro paese. Mentre mezzo mondo e' infuriato con la Libia e Gheddafi per la vicenda del terrorista Al Megrahi, il nostro governo con il suo capo si presenta va a rendere onore in pompa magna al leader libico coinvolgendo in questa farsa anche le frecce tricolori. Qualche giorno fa la Scozia aveva liberato per motivi umanitari Al Megrahi, il terrorista libico condannato all'ergastolo per l'attentato ad un aereo nei cieli della Scozia dove morirono 189 americani. Al Megrahi e' stato accolto come un eroe in Libia scatenando le proteste della comunita' internazionale, Stati Uniti in testa, compresi Putin e Sarkozy. L'Italia si e' contraddistinta per il silenzio assoluto sulla vicenda ed oggi il presidente del consiglio e' andato ad onorare Gheddafi e la Libia. La scusa era l'anniversario del trattato scellerato che Berlusconi ha firmato con il paese africano e che il dittatore Gheddafi disattende continuamente. E cosi' nel giorno in cui il nostro stato fa la voce grossa con un'ottantina di disperati proveniente dalla Libia, fra i quali 15 donne e 3 bambini, riportandoli al punto di partenza, il cavaliere festeggia annuncia che le nostre aziende costruiranno autostrade e linee ferroviarie per l'alta velocita'. Sarei curioso di sapere se le autostrade saranno le stesse del nostro paese che proprio ieri ed oggi sono state messe sotto pressione ed hanno dimostrato il caos che vige del sistema autostradale italiano da nord a sud. La famigerata A3 somiglia piu' ad un percorso di guerra che ad una strada, dove oltre ai cantieri, molti dei quali inattivi, la manutenzione risulta praticamente nulla nei tratti non interessati dai lavori. Risultato: fra cantieri e tratti ad una sola corsia per scarsa manutenzione, farla in bicicletta o in auto non fa nessuna differenza in quanto a tempi di percorrenza. Per quanto riguarda i treni ... beh chissa' se esporteremo in libia non solo le linee ferroviare ma anche i ritardi cronici del nostro fatiscente sistema ferroviario. E cosi' mentre il presidente del milan passa dalle orge nelle sue residenze alla visione a naso insu' delle esibizioni delle frecce tricolori, si assiste anche a livello internazionale alla solita messa in scena di quanto siamo bravi, quanto siamo belli e quanto siamo efficienti ... per scoprire fra qualche mese che si tratta della solita presa in giro. O forse vuoi vedere che affidando agli italiani la costruzione di autostrade e ferrovie, Gheddafi e Berlusconi risolvono il problema delle partenze dei clandestini dalle coste della Libia ? Si perche' se autostrade e ferrovie funzionano come in Italia ... chiunque si mettesse in viaggio in Libia per raggiungere la costa .... e quando mai arriverebbe ... !!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

non fa una piega il tuo ragionamento e la conclusione direi che è proprio carina...a denti stretti...
eli