domenica 2 agosto 2009

2 agosto 1980: Bologna dimostra che un minimo di speranza ancora c'e' per salvare questo paese


L'aspetto più inquietante di questa tragica giornata non è tanto il fatto che il presidente del milan nonchè puttaniere di stato spedisca un suo leccapiedi a tentare di fare un discorso commemorativo, per altro rispedito al mittente come si conviene per dei pacchi non desiderati e non richiesti, ma piuttosto il fatto che i giovani non abbiano la memoria di fatti come la strage di Bologna, di Piazza Fontana, di Ustica o del treno Italicus. Tutte vicende che hanno causato la morte di centinaia di persone, tutti attentati portati a termine da quelle mani fasciste che oggi siedono al governo del paese, ed i cui esecutori materiali sono in giro a godersi la vita come se niente fosse accaduto. Se lo Stato fosse stato coerente con se stesso, non avrebbe dovuto presenziare alla commemorazione di Bologna e soprattutto non avrebbe dovuto essere presente con un fantoccio come Bondi, un incrocio fra Don Abbondio e Massimo Boldi, come lo definì una volta Sgarbi. Mandare un rappresentante dello Stato come Boldi non può che essere un affronto alla memoria di quanto accaduto 29 anni fa e per fortuna i cittadini bolognesi lo hanno capito. Al ministro dell'ignoranza è stato impedito di pronunciare il suo discorso offensivo di commemorazione ed è stato rispedito a casa del suo padrone a piagnucolare. In questo paese forse c'e' ancora un minimo di speranza se avvengono fatti di questi genere.

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