sabato 8 agosto 2009

8 agosto 2009: inizia la seconda era fascista subito con un morto

Una data da non dimenticare quella di oggi. A distanza di oltre 70 anni rientrano a far parte del nostro ordinamento le leggi razziali che pervedono una caccia indiscriminata al clandestino, che vietano di fatto matrimoni fra uomini o donne senza un regolare permesso di soggiorno e che impediscono di fatto il riconoscimento dei figli di donne senza permesso di soggiorno. Il tutto conditto con le ronde di stampo fascista che vigileranno sostituendosi alle forze dell'ordine. Il tutto con la complicità del più grande partito di opposizione: il Partito Democratico. Il nostro paese, dimentica tutta la sua tragica storia della dittatura fascista, imboccando di nuovo una strada molto pericolosa sotta la spinta del nuovo partito fascista degli anni 2000: La Lega Nord. Inutile studiare la storia a scuola se poi un paese la dimentica e la sua classe politica ripete gli estessi errori di un tempo. L'unico dibattito che ho sentito sulla faccenda delle ronde e' stato se debbano essere armate o no, se debbano essere organizzazioni legate ai partiti o no, ma nessuna voce si è alzata forte per sottolineare che delegare la sicurezza a privati cittadini e peggio ancora all'esercito, è uno dei provvedimenti più scellerati che si possano mettere in atto, un attacco duro e senza percedenti alla democrazia ed alla libertà.
Intanto questa legge razziale ha già prodotto la prima vittima, passata naturalmente sotto silenzio di tutti i mezzi di informazione, compreso quel famigerato Tg3 che Berlusconi tenta di chiudere. A Bergamo una clandestina si è tolta la vita preoccupata di non poter avere il permesso di soggiorno. Fatima Aitcardi, marocchina di 27 anni, si ha preferito togliersi la vita piuttosto che essere condannata a pagare una multa che non avrebbe potuto pagare e magari finire in galera. Ecco che cosa è diventato il nostro paese, un posto dove si può morire con il bene placito della legge. Liberiamoci di questa gente, magari facendo in modo che si uccidano come la povera Fatima. Una vergogna.

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