sabato 9 maggio 2009

Quando il privato diventa pubblico nello squallore politico di questo paese

In questi giorni la vicenda del divorzio di Veronica dall'aspirante dittatore nonchè presidente del milan ed impropriamente presidente del consiglio, ha tenuto banco contrapponendo coloro che lo ritengono un fatto privato e quindi da scindere con la politica e chi invece ha raccontato e analizzato questo avvenimento con le vicende politiche del paese. Volenti o nolenti qualsiasi avvenimento che coinvolga questo personaggio abnorme nel panorama politico mondiale non può che diventare un fatto pubblico perchè è questa la linea politica del cavaliere da quando è entrato in politica. Forse gli italiani hanno memoria corta ma Tremonti era il commercialista di Berlusconi prima del suo avvento in politica, Previti era il suo avvocato e fu ministro di giustizia, ed ancora molti avranno dimenticato il corteggiamento spudorato del nano di Arcore alla Carfagna che poi ci siamo ritrovati come ministro delle Pari Opportunità, oppure le varie veline e subrette alle quali il vostro presidente del consiglio si è spesso accompagnato inel suo privato per poi immancabilmente vederle nelle file di Forza Italia o nelle liste europee (dalle quali sono state tolte solo ed esclusivamente per le ire di Veronica). E chi ha scritto la prima legge anticostituzionale, il Lodo Alfano, di questo governo all'inizio della legislatura ? L'avvocato fidato del cavaliere, Ghedini, che difenderà il presidente del Milan nella causa di divorzio. Insomma da quando Berlusconi è entrato in politica ha sempre gestito la politica stessa,. il suo partito Forza Italia, il governo ed il paese come se fosse un proprio fatto privato per cui qualunque vicenda che lo veda coinvolto non può che diventare pubblica. Lo ha capito bene la moglie che ha indirizzato le sue indignazioni ai giornali o alle agenzie d'informazione. Mi rimane difficile da sempre capire come il popolo italiano sia potuto cadere così in basso da affidare le sorti del proprio paese ad un imbonitore, ad un falso anche per ciò che concerne il proprio aspetto fisico, ad un grande venditore di fumo, ad un vero e proprio piazzista che mette continuamente in ridicolo il suo paese ed i suoi cittadini. Possibile che gli italiani non si incazzino quando la terza carica dello stato fa delle battute volgari su una donna qualunque sia il ruolo che questa ricopre a livello nazionale e internazionale ? Ma poichè ritengo che questo imbonitore televisivo sia un uomo intelligente significa che lui aveva intuito la strada da percorrere per arrivare ai vertici dello stato e che quindi aveva ed ha capito quello che ormai una sparuta minoranza in questo paese si rifiuta di accettare: la volgarità, la rozzaggine, l'apatia e il gusto dell'ironia da quattro soldi imperano ormai fra questo popolo dove le anime belle sono una rarità.
Naturalmente tutto questo è stato possibile grazie anche alla latitanza dell'opposizione e della sinistra che non ha saputo contrapporre personaggi di spicco e di alto profilo morale, dialettico e politico. Non possiamo negare che i due governi di sinistra che in questi ultimi 15 anni hanno interrotto lo strapotere del presidente del Milan, hanno inciso minimamente ed hanno ottenuto risultati scarsissimi e poco apprezzabili. Qualcuno sostiene che per combattere questa maggioranza sia necessario scendere sullo stesso livello piazzaiolo o da bar del porto del presidente del milan i del suo entourage. non nego che se questa fosse davvero la soluzione il futuro di questo martoriato paese sarebbe davvero più fosco di quanto già non lo sia. Ecco questo alle fine è il succo della questione, in Italia manca una reale alternativa di spessore che possa infondere agli italiani un senso di fiducia e soprattutto che riporti il paese sui binari del buongusto, dell'etica e del rispetto, binari dai quali forse ci siamo allontanati senza speranza di un ritorno in tempi brevi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io continuo a incazzarmi, e a disgustarmi, come te.