sabato 23 maggio 2009

Contro Berlusconi a prescindere sempre e comunque per il bene del paese

La vicenda della ragazza napoletana appena maggiorenne e della sua relazione con il presidente del milan, sta purtroppo sviando l'attenzione sulle questioni più serie in merito alle quali sarebbe necessario attaccare quest'uomo senza scrupoli. Anche oggi Repubblica perde tempo sul nuovo atto della vicenza con la presenza della ragazza e della madre alla festa del Milan e vicino al caro papi, mentre continua la raccolta delle adesioni relativa alle dieci domande che il giornale ha posto al cavaliere. Dal canto suo Berlusconi continua con il suo atteggiamento provocatorio da una parte per distrarre tutti dalla reale intenzione della sua iniziatova politica. Alla assemblea di confindustria Silvio sfoggia un'altra delle sue battute sulle donne, questa volta indirizzata alla presidente Marcegaglia, confermando le affermazioni della moglie in merito ad una presunta malattia del presidente. Non può che essere così. Ogni volta che il presidente del consiglio si trova in presenza di una donna, chiunque essa sia, non sa resistere ad apostrofarla con atteggiamenti maschilisti che farebbero rabbrividire anche uno scaricatore di porto, con tutto il rispetto per questo genere di lavoratori. Tali atteggiamenti non devono però distogliere dall'azione politica del nano di arcore, un'azione estremamente pericolosa per il paese e per la democrazia, oltre agli sfasci prodotti dal 2001 ad oggi relativamente alle condizioni economiche dell'Italia. Dopo i violenti attacchi alla magistratura ogni volta che questa si occupa di vicende illegali a carico di Berlusconi, il cavaliere procede con il suo tentativo, ormai abbastanza palese, di riformare la costituzione ed in particolare la composizione del parlamento. La riduzione dei parlamentari avrebbe l'unico fine di liberarsi definitivamente anche di formazioni come Udc e Idv che attualmente rappresentano le uniche forze reali di opposizione. Un parlamento quindi che non sarebbe altro che una succursale di una sua azienda o del suo partito-azienda e perderebbe tutte le proprie funzioni di garanzia democratica. Altro tema scottante il referendum sulla legge elettorale per il quale Berlusconi ha già fatto le sue dichiarazioni di voto: sarà un si. Questo sarebbe un altro argomento sul quale puntare l'attenzione per i mezzi di informazione per far capire ai cittadini il pericolo derivante da una vittoria dei si. Sarebbe come consegnare il paese in mano al Pdl e quindi al suo padre padrone senza possibilità di appello. Se poi vogliamo andare su altri temi più stringenti che riguardano le tasche dei cittadini, basterebbe ricordare lo scempio compiuto dalla maggioranza di centro destra nella gestione del passaggio all'euro. Un gestione che ha prodotto un raddoppio dei prezzi ed una sostanziale immoblità degli stipendi, con un forte indebitamente pubblico, qauell'indebitamento che ha poi costretto Prodi a forzare sulla pressione fiscale per riportare i conti sui binari europei. Ma quel quinquennio ha portato l'Italia ad avere gli stipendi più bassi d'europa, una notizia che ha occupato i giornali per un giorno per poi scomparire. Tornato al governo il presindente del Milan si è subito messo al sicuro da un processo da quale difficilmente sarebbe uscito senza una condanna ed ora tenta di affossare definitivamente la giustizia per finalmente liberarsi una volta per tutte di questo incubo. Insomma un uomo che non riesce a separare i propri interessi personali da quelli del paese, i primi sono prioritari su tutto il resto, ecco perchè con questo individuo non si può essere mai d'accordo ma è necessario, per il bene del paese, andare sempre contro a prescindere da qualsiasi considerazione.

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