domenica 17 maggio 2009

Il miglior risultato del governo è il più pericoloso per il paese

La politica del presidente del Milan e del suo governo di ex e nuovi fascisti, sta trasformando il paese peggiorandone le condizioni economiche, facendo aumentare la disoccupazione, uccidendo la democrazia e incentivando razzismo, xenofobia. Tutti risultati ottenuti in pochi mesi a fronte di un'attività politica veramente non indifferente, di questo dobbiamo dare atto a questa maggioranza. Il risultato più eclatante e più preoccupante è però un altro, un risultato che non lascia molte speranze per eventualmente riportare il paese ad un livello civile e demcratico una volta terminati questi drammatici cinque anni. Il risultato più importante e più pericoloso è l'annientamento dell'opposizione, della sinistra vera e del sindacato. Già il risultato delle elezione dell'aprile 2008 avevano cancellato da panorama parlamentare l sinistra, quella vera, lasciando a fare opposizione solo il Partito Democratico di Veltroni e l'Italia dei Valori di Di Pietro. Il Pd ha fatto la fine che tutti sappiamo e difficilmente si potrà riprendere in tempi brevi, Di Pietro, nonostante rappresenti l'unico vero oppositore del governo, non può dare garanzie sufficienti per guidare una vera e propria opposizione che si dimostri anche solida. Si sperava che dopo la sconfitta elettorale la sinistra riuscisse a compattarsi per creare un nuovo soggetto politico e veramente alternativo in grado di riportare l'attenzione sui problemi reali dei ceti medio bassi. La presentazione delle liste per le elezioni europee ha dimostrato che una sinistra unita rappresenta ancora una volta un'utopia, che segnerà purtroppo un'ulteriore batosta per tutta la sinistra italiana. Lo sfaldamento non ha toccato solo le formazioni politiche storiche come Rifondazione Comunista e i Verdi, ma addirittura anche il settore dell'informazione con la nascita di un altro giornale (L'altro appunto). Oltre ai partiti della sinistra, il governo è riuscito a sfaldare anche il fronte sindacale fino ad arrivare al brutto episodio di ieri. In questi mesi da ottobre in poi si è assistito ad una serie di scioperi proclamati dalle varie sigle che si sono appunto date battaglia anche sul piano della protesta verso la politica del governo. In altri tempi un provvedimento vigliacco e fuori da ogni logica di efficienza come quello di Brunetta che punsce il lavoratore pubblico che si assenta dal lavoro per malattia, avrebbe avuto vita difficile e forse non sarebbe stato varato. Oggi i sindacati non hanno più quasi nessun potere contrattuale e forse hanno toccato il fondo ieri anche se i responsabili di quel gesto antidemocratico sono un gruppo sparuto di autonomi. Insomma la politica ad personam e antisociale di questa maggioranza di centro destra avrebbe dovuto ricompattare l'opposizione, tutta la sinistra ed il sindacato per una lotta comune, ed invece il paese si ritrova ad essere governato da una dittatura democratica che può fare il bello ed il cattivo tempo per mancanza di una vera opposizione che sappia guardare agli interessi del paese e dei lavoratori. Questo è il risultato più importante per il governo ma il più pericoloso per il paese.

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