sabato 2 maggio 2009

Elezioni europee: il paese starà al gioco della classe politica oppure dimostrerà di avere una testa pensante ?

Tutte le polemiche di questi giorni in merito alle candidature per le elezioni europee, prescindono dal fatto che in questa tornata elettorale ci saranno di nuovo le preferenze e saranno quindi gli elettori che decideranno quali candidati mandare a rappresentare il paese al parlamento europeo. I cittadini italiani avranno modo quindi di dimostrare se questa classe politica li rappresenta davvero oppure se il paese è di uno spessore morale e civile superiore ai politici che governano il paese stesso. Questo sarà uno dei temi importanti di queste elezioni. Nelle due ultime consultazioni politiche tutto il paese si è lamentato della legge elettorale vigente, una legge antidemocratica che toglie all'elettore per consegnarla ai partiti la possibilità di scelta dei propri rappresentanti. Il 7 giugno avremo invece ancora a disposizione lo strumento della preferenza ed allora si vedrà se il popolo italiano utilizzerà questo strumento per mandare un messaggio chiaro alla casta. Fino ad ora la presentazione delle liste e le polemiche sulle stesse hanno rappresentato un'offesa all'intelligenza dell'elettore italiano. I fatti scandalosi sono due.
Il primo riguarda le candidature di politici che, se votati, non andranno mai a sedersi nel parlamento europeo e dovranno rinunciare immediatamente. Primo fra tutti il presidente del consiglio che si presenta come capolista del PDL in tutto il paese. Per logica non dovrebbe ricevere nemmeno una preferenza e chi scriverà il suo nome sulla scheda elettorale dovrebbe essere internato per manifetsa incapacità di intendere e di volere. Ma non è l'unico caso di presa in giro per il paese, far i candidati ci sono ministri, leader di partiti (vedi lo strenuo difensore della legalità Di Pietro), sindaci, e chi più ne ha più ne metta. Ogni preferenza assegnata a questi personaggi sarà un voto inutile ed una dimostrazione che il paese ha la classe politica che merita.
Il secondo scandalo, che rasenta anche questo un attentato alla intelligenza del cittadino italiano, è la vicenda delle candidature del PDL dove il padre-padrone aveva già assoldato un esercito di donnine sculettanti alle quali ministri compiacenti (La Russa, Frattini, ecc.) avevano impartito in due o tre giorni lezioni di politica, il cui obiettivo era più che altro uno scambio di numeri di telefono e indirizzi da utilizzare in caso di difficoltà delle stesse candidate. C'è voluta la ribellione della moglie del presidente del Milan (che lui chiama con distacco .. signora) per far rientrare questa vicenda e far tornare al loro posto le signorine compiacenti che già di vedevano sulle poltrone dell'europa dopo aver ricambiato comunque con prestazioni ... a luci rosse. Anche questo caso dimostra la considerazione dei cittadini italiani che hanno questi politici e la serietà con cui si affronta la giornata elettorale per il palrlamento europeo.
Ora il 7 giugno sapremo se il paese ha capito la presa in giro della classe politica oppure se hanno ragione i nostri politici a considerarci una manica di inetti e di "coglioni" da manovrare a proprio piacimento, avevo deciso di non andare a votare ma questa vicenda mi ha convinto che è bene andare per dimostrare che in questo paese c'è ancora chi conosce il vero significato della parola democrazia e libertà.

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