
Ma ormai anche le parole lasciano il tempo che trovano e se si prestasse la giusta attenzione e si conservasse la giusta memoria ci ritroveremmo davanti il solito Berlusconi, che parla, dichiara, smentisce, conferma, ritratta, modifica in un tourbillon di parole che dicono tutto ed il contrario di tutto. Qualche esempio.
Le domande. Ieri il presidente del Milan ha fatto lo sborrone rispondendo, secondo lui, ad una delle famose 10 domande di Repubblica, spergiurando di non aver mai avuto rapporti con minorenni, ma questa non era una delle famose 10 domande incriminate.
Malpensa. Chi non ha memoria corta ricorda i proclaimi circa la nuova compagnia di bandiera, la CAI, e la scelta di Malpensa e Fiumicino come hub di bandiera. Bene Malpensa è stata, giustamente, abbandonata con una riduzione drastica dei voli e circa 2500 cassa integrati.
Social card. Chi non ricorda la famosa social card con 40 euro al mese per un anno. Ne dovevano essere distribuite circa 1.300.000, si è arrivato a 520 mila di cui circa 100.000 senza un euro.
Rifiuti. 26 marzo grande risalto per l'inaugurazione dell'inceneritore di Acerra con tanto di lodi alla sua funzionalità ed alla mancanza totale di materiale inquinante. Ma non è stata la stessa evidenza quando nemmeno un mese dopo viene spento perchè in realtà si trattave non dell'inizio del funzionamento ma bensì del collaudo. Se tutto va bene l'inceneritore entrerà in funzione alla fine del 2010.
Terremoto. Berlusconi in uno slancio di generosità dichiara di mettere a disposizione alcune sue ville, per ospitare li sfollati, ma ad oggi nessuno ne sa niente nè Bertolaso nè tanto meno a palazzo Chigi.
E chi più ne ha più ne metta .. per questo ridicolo paese. Voglio riprendere il consiglio che ho letto in un blog che consiglio di leggere ...andate ai seggi. Non vi dico di votare (ho anche io, ancora, qualche perplessità) ma annullate la scheda. Non lasciate le schede non votate in mano a questa banda di lestofanti. Se non vi va di votare, scriveteci tutte le parolacce che conoscete, in modo che inequivocabilmente nessuno possa impossessarsi del vostro voto.