domenica 29 marzo 2009

Giovani e donne la vera delusione del Partito del Presidente del Milan

Il grande show celebrativo del presindente del Milan si concluderà oggi con l'acclamazione del padre padrone e certo non c'è da stare allegri. Il paese è in mano ad un popolo di ... leccapiedi ... pronti a fare tutto ciò che il Capo decide, ad esclusione di Fini che, forte della sua carica istituzionale, è stato l'unico ad andare contro il cavaliere. Anche i tanto celebrati giovani sono stati una vera e propria delusione, ma d'altra parte che cosa ci si può aspettare da un ventenne o trentenne che si dedica anima e corpo ad un padrone imbalsamato mettendo da parte la propria testa. I giovani si sono presentati su quel palco con il bel loro fogliettino dove il presidente del Milan aveva scritto loro il discorso e quei pochi, uno o due, che ci hanno messo del loro, hanno dato dimostrazione ancora una volta di non conoscere nemmeno il significato della parole. Uno in particolare, in uno slancio di adorazione, ha niente meno chiamato il suo capo ... eroe, raccogliendo naturalmente l'approvazione del padre padrone. Ora chiamare eroe uno che si è dato alla politica dopo che era stato tolto di mezzo il suo protettore, Craxi, ed una volta in politica il primo ed unico pensiero è stato proteggere i suoi interessi e la propria libertà credo che sia offensivo per chi nella storia del nostro paese è stato veramente un eroe. Ma a questi giovani è stato fatto il lavaggio del cervello e quindi sono da compatire. Per non parlare delle donne, pronte a venerare il loro capo ed a profondere smancerie e baci lasciando da parte anche loro la propria testa. Così giovani e donne, che il presidente del Milan ha voluto in prima fila (qualcuno usa malignamente il termine .. assoldate) sono state la vera delusione di questo show multimediale e si è dovuto aspettare Fini, pensate un po' un fascista, per sentire qualcosa che almeno andasse un po' di traverso alle disposizione del cavaliere.
Ultima annotazione su cui nessuno ha fatto una riflessione a parte il presidente della Regione Puglia. In un momento di crisi economica come questo in cui centinaia di migliaia d lavoratori sono e stanno andando in cassa integrazione mettere in scena una messinscena simile è un vero schiaffo in faccia a tanti lavoratori, ma si sa per il cavaliere la crisi non esiste e sta solo nelle fantasie della sinistra.


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