lunedì 23 marzo 2009

Ora e' ufficiale: l'Italia è in recessione economica .. anche Berlusconi colpito dalla crisi

La crisi è arrivata anche in Italia ed ora ad ammetterlo è proprio chi l'aveva da sempre rinnegata: Silvio Berlusconi. Il presidente del Milan, nonchè presidente del consiglio a tempo perso, davanti a dati oggettivi non ha potuto più negare: l'Italia è in recessione e lo è già dallo scorso anno. Per un anno il cavaliere ha tenuto nel cassetto i dati che confermavano la tremenda crisi economica che il nostro paese stava attraversando, ma oggi ha dovuto rendere pubbliche quelle informazioni che aveva tenuto accuratamente nascoste in uno dei suoi appartamenti. Il dato più preoccupante ed incontrovertibile viene proprio direttamente dal cavaliere: il reddito denunciato da Silvio nel 2008 è diminuito di 10 volte rispetto a quello dell'anno precedente. Nel 2007 il nano con i tacchi dichiarava 139 milioni di euro più spiccioli (si fa per dire), mentre nel 2008 il reddito dichiarato è calato bruscamente a soli 14,5 milioni di euro. Oddio niente a che vedere con il reddito degli operai che stanno andando in cassa integrazione in questi mesi e che se la devono cavare con 700-800 euro al mese, ma sempre una diminuzion econsiderevole per chi era abituato a cifre 10 volte più grandi. Qualcuno ha già ipotizzato un Silvio mendicante, c'è già chi si appresta a organizzare un weekend pro Silvio durante il quale si potrà donare almeno 10 euro con un semplice sms, insomma gli italiani, sempre pronti in queste occasioni, sapranno ancora una volta dare dimostrazione della loro generosita'. Da oggi comunque è ufficiale: l'Italia è in piena recessione economica.
Il vero scandalo è quello di un paese governato da un soggetto che guadagna più o meno ogni mezz'ora quello che un operaio in cassa integrazione percepisce in un mese in questo periodo di crisi. Come è possibile, soprattutto in tempi di crisi economica come l'attuale, affidare il governo del paese a persone che hanno redditi, se si esclude il caso Berlusconi, che si aggirano mediamente sui 300.000 euro (Fini il più povero con soli 105.000 euro) ? Possono queste persone capire fino in fondo i problemi di coloro che devono arrabattarsi per arrivare alla fine del mese o di coloro che alla fine del mese proprio non ci arrivano ? Senza poi tener conto dei privilegi di cui questi signori godono (trasporti, indennità varie, pensione, e via dicendo). Si dice da più parti che si uscira da questa crisi con un nuovo modello di sviluppo e di società, potrebbe essere un buon inizio quello di tagliare privilegi degno di una casta a chi ci rappresenta in parlamento.

1 commento:

BC. Bruno Carioli ha detto...

Oggi indossando un cappello da ferroviere ha dichiarato che gli italiani berbattere la crisi devono lavorare di più.
Mi consenta cavaliere e i disoccupati.?